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Ospedali riuniti, la Cisl:
«No al recupero delle risorse guadagnate
dai lavoratori prima del 2015»

PROTESTA - La sigla sindacale risponde a Cgil e Uil sulla rideterminazione dei fondi contrattuali

Il segretario regionale Fp-Cisl Marche, Luca Talevi (foto d’archivio)

 

Rideterminazione dei fondi contrattuali per il personale del comparto di Ospedali riuniti, la Cisl Fp risponde a Fp Cgil e Uil Flp che nei giorni scorsi erano scese sul piede di guerra contro l’azienda, denunciando la mancanza degli annunciati aumenti salariali per i infermieri, tecnici, ausiliari, oss ed amministrativi. «Si precisa − scrive in una nota il sindacato − che l’azienda ospedaliera, su richiesta di tutte le sigle sindacali, ha nei mesi scorso ricostituito e rideterminato i fondi contrattuali. Al termine della rideterminazione dei fondi, gli stessi sono stati implementati dal 2015, ed a seguire, di 664.000 l’anno. Grazie a ciò, si è potuto contrattare lo scorrimento delle fasce per oltre 400 lavoratori, con liquidazione degli arretrati dall’anno 2016».
Sulla questione del recupero, dai Fondi di Produttività dei prossimi anni, del cosiddetto “splafonamento dei fondi”, cioè delle risorse erogate ai lavoratori, prima del 2015, per effettuare prestazioni straordinarie fondamentali per garantire le emergenze, la Cisl Fp sottolinea: «Al fine di fornire la massima assistenza e tutela sindacale, la Cisl Fp ha organizzato per lunedì 26 novembre una assemblea dei lavoratori, alla presenza dell’avvocato Paolo Campanati, per decidere le iniziative da intraprendere a loro tutela. Per la Cisl è fondamentale coniugare la doverosa tutela, anche legale, dei lavoratori che hanno sempre garantito le migliori prestazioni ai pazienti con la necessaria e costante valorizzazione economica della loro professionalità».

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