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«Dammi i soldi per l’alcool
o finisce male»:
condannato marito violento

ANCONA - L'osimano è stato condannato questa mattina a scontare due anni di reclusione per il reato di maltrattamenti in famiglia sulla moglie, una donna di 64 anni che a partire dal 2008 avrebbe subito minacce e percosse dal coniuge che pretendeva il denaro per procurarsi da bere

Foto d’archivio

 

Minacce, insulti e botte alla moglie per ottenere i soldi per comprare alcool: 67enne osimano condannato a due anni di reclusione per maltrattamenti in famiglia. La sentenza è stata emessa con il rito abbreviato questa mattina dal gup Paola Moscaroli, chiamata in causa per decidere su una storia di violenza iniziata, stando secondo quanto riscontrato dalla procura, almeno dieci anni fa. Vittima delle angherie dell’uomo sarebbe stata sua moglie, 64 anni, costretta a subire violenze, soprattutto di natura morale, per obbedire alle richieste di denaro del marito, dipendente dall’alcool. A far scattare le indagini era stata la denuncia della moglie, decisa a stoppare i maltrattamenti dopo un litigio furibondo. In quell’occasione, l’imputato – sempre per pretendere i soldi da spendere per andare a bere – aveva tirato fuori un coltello per puntarlo contro la donna, al centro di continue minacce e insulti. La 64enne si è costituita parte civile. La somma risarcitoria verrà stabilita dal giudice civile.

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