facebook rss

Scompare dalla casa famiglia
e finisce vittima di un’estorsione,
18enne salvata dai carabinieri

ANCONA - La ragazza originaria di Osimo si era allontanata dalla struttura di Falconara che la ospita per trascorrere la serata con un amico ad Ancona, ma i due sono finiti nella rete di un 29enne nigeriano che dopo aver sottratto loro i cellulari, ha chiesto ai due giovani soldi per riavere i telefoni indietro. Essendo irreperibile da giorni, i responsabili della casa famiglia hanno fatto scattare la denuncia di scomparsa. Ritrovata la ragazza, l'estorsore è finito in manette

L’arresto del 29enne nigeriano a piazzale Camerino ad Ancona

 

Si allontana dalla casa famiglia dove vive per trascorrere una serata con un amico ma i due rimangono vittima di un’estersione e lei non fa ritorno al centro di accoglienza per giorni facendo scattare la denuncia di scomparsa. La diciottenne è stata ritrovata dai carabinieri nel pomeriggio di ieri (30 novembre), riuscendo a ricostruire l’intricata vicenda e portando in salvo la giovanissima. Arrestato l’estorsore, un nigeriano 29enne irregolare, pregiudicato.
Tutto ha inizio ieri mattina (30 novembre) da una segnalazione di scomparsa presentata ai carabinieri della tenenza di Falconara Marittima da un’assistente sociale. A sparire dalla casa famiglia di Falconara dove vive una 18enne osimana. La ragazza, che si era allontanata dalla residenza giovedì, è stata rintracciata nel pomeriggio di ieri dai militari a quali ha raccontato in lacrime cos’era successo. La ragazza aveva lasciato la casa famiglia giovedì per passare una serata in compagnia di un amico coetaneo di Tolentino, studente ad Ancona. Mentre si trovava con l’amico, però, i due si sono imbattuti nei pressi di piazzale Camerino ad Ancona, in un soggetto di origine nigeriana, poi risultato pregiudicato ed irregolare, che, in concorso con altro connazionale, ha sottratto ai due ragazzi i cellulari, chiedendo loro 50 euro a testa per riavere i telefoni. I due 18enni, spaventati, hanno acconsentito al pagamento, ma per tutta risposta si sono visti restituire solo uno dei due cellulari, quello del ragazzo. Per avere indietro anche il secondo dispositivo, quello della ragazza, i due avrebbero dovuto sborsare altri 10 euro. Disperata e spaventata per quanto successo, la ragazza ha cercato rifugio nel domicilio del suo amico studente, ma non essendo più in possesso del cellulare si è resa irreperibile per due giorni, allarmando così i volontari che la seguivano nella casa familiare falconarese.

È a questo punto che scatta l’operazione dei carabinieri. La ragazza, dopo aver raccontato la storia ai militari e sotto la loro stretta tutela, ha nuovamente contattato il suo estorsore, pattuendo un incontro in piazzale Camerino ad Ancona per pagare i 10 euro e tornare così in possesso del suo smartphone. Al momento dell’incontro, il piazzale è già preventivamente presidiato dai carabinieri in borghese che, nel momento dello scambio, colgono in flagranza il nigeriano che, di tutta risposta, tenta una maldestra fuga, ferendo anche uno dei militari, che si conclude alcuni metri più avanti, quando, raggiunto dai militari, viene ammanettato ed assicurato alla giustizia.
Per lui si profila l’accusa di estorsione continuata ed aggravata perché commessa con altro connazionale. A queste accuse si aggiunge poi quella di resistenza a pubblico ufficiale per il tentativo di fuga ed il ferimento di uno dei carabinieri che è dovuto ricorre alle visite mediche.
Per la gravità dei fatti commessi, il pubblico ministero interessato, ne ha disposto il giudizio direttissimo avanti al Tribunale in composizione collegiale associando il delinquente alla casa circondariale di Montacuto, a disposizione del Gip per il previsto giudizio di convalida.
Proseguono le indagini dei militari, non si esclude il coinvolgimento di altri soggetti. L’arrestato, al termine delle esigenze cautelari, rischierà il rimpatrio coatto nel paese d’origine.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X