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Sanità: sul caso Marche Nord
scoppia la bagarre politica

POLEMICA - Non si placano le reazioni sulla delibera della giunta regionale che definisce il nuovo ospedale di Pesaro come un presidio di II livello. Maggi (M5s): «Al governatore Ceriscioli non interessa risolvere i disagi di Torrette». Sinistra Italiana: «Risorse tutte nel Pesarese»

Luca Ceriscioli e Gianluca Busilacchi

 

Non accenna a placarsi la polemica divampata sull’ormai nota delibera di giunta regionale 1623 in materia di sanità, che definisce la nuova azienda ospedaliera Marche Nord – la cui costruzione è prevista a Muraglia di Pesaro – come un presidio di secondo livello, con riconoscimento di Dea di secondo livello. Specifiche finora possedute solo dall’ospedale di Torrette. Dopo la clamorosa mozione depositata ieri dai consiglieri di maggioranza di Ancona per chiederne la revoca, è scoppiata la bagarre politica, con una polarizzazione sempre più netta tra il capoluogo dorico e Pesaro. Così come era stato per l’elezione del Segretario regionale del Pd, i due poli di potere della Regione entrano i collisione, rendendo evidenti anche i problemi interni alla maggioranza.
Durissimo l’attacco del capogruppo regionale pentastellato Gianni Maggi, che commentando la mozione dei suoi concittadini dorici afferma: «Meglio tardi che mai, ma il rischio è quello di chiudere la stalla quando i buoi sono già scappati e stanno andando tutti nel Pesarese a rafforzare il consenso del presidente della Regione. Ormai è cominciata la campagna elettorale Ceriscioli sta facendo «tutto mio», incurante delle macerie che lascia dietro di sé, quelle del suo partito oltre a quelle del terremoto». E a riguardo della delibera nello specifico, parla di «una decisione sbagliata, maturata guardando solo ad un interesse di parte, che non può essere presa dalla Giunta in assenza di un piano sociosanitario. Mentre aspettiamo la mozione anche dai consiglieri di Marche Sud, la frustrazione e il disagio degli operatori sanitari dell’ospedale regionale di Torrette sta crescendo. Ma tutto questo non interessa il Presidente Ceriscioli».
Una presa di posizione netta che fa il paio con quella della federazione di Ancona di Sinistra Italiana, secondo cui la delibera 1623 «supera ogni limite di rispetto delle istituzioni democratiche. Il presidente-assessore Ceriscioli ha già promosso sul campo il ruolo del nuovo ospedale, con il rischio di creare doppioni inutili rispetto a Torrette. Il tutto – scrive in una nota – mentre si chiede all’entroterra di accettare una drastica riduzione dei posti letto. Verranno finanziate attività che porteranno molte risorse nel Pesarese, togliendole al resto del territorio marchigiano».
Sulla questione, che è destinata ad avere lunghi e dolorosi strascichi per la maggioranza regionale, è tornato oggi il primo firmatario della mozione dorica, Gianluca Busilacchi, capogruppo Mdp-Art 1, precisando dal suo profilo Facebook che «nessuno vuole depotenziare Pesaro e non c’è alcuna intenzione di mettere l’uno contro l’altro i territori marchigiani, ma si vuole tutelare l’ospedale regionale di Torrette, già allo stremo, che rischierebbe un duro colpo se questa delibera trovasse piena attuazione. E tutto il sud delle Marche che rimarrebbe scoperto. L’unica soluzione per evitare il caos è ritirare questa delibera sbagliata e portare in commissione il Piano sanitario che attendiamo da 4 anni».

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