Picchiato e rapinato per un regolamento di conti. È finito all’ospedale di Civitanova un tunisino irregolare e senza fissa dimora che è stato malmenato e derubato di un cellulare che cercava di vendere a due italiani. Una vicenda dai contorni ancora da chiarire quella avvenuta ieri notte a Civitanova dove un ragazzo di 27 anni è stato pestato fino a perdere i sensi. Ad accompagnarlo all’ospedale i due aggressori, un 51enne di Loreto e un ventottenne di Ancona. I due uomini denunciati in concorso per rapina e lesioni dai carabinieri della compagnia di Civitanova hanno raccontato quanto accaduto. I tre si erano dati appuntamento attorno all’una di notte alla rotatoria di San Marone all’interno dell’area del distributore, ufficialmente per una trattativa di acquisto di due telefoni cellulari. I due italiani però pretendevano uno dei due cellulari del valore di 400 euro come saldo di un pagamento non onorato da parte di un amico in comune che aveva fatto da intermediario e che però non era presente all’incontro. Alle rimostranze del tunisino i due italiani hanno reagito colpendolo violentemente e minacciandolo anche con un coltello a serramanico con la lama di 10 centimetri. L’arma è stata ritrovata poi dai militari abbandonata poco distante dal luogo dell’aggressione. I due italiani avrebbero iniziato a picchiare il tunisino fino a fargli perdere i sensi. Il 27enne è stramazzato a terra e incosciente. A quel punto i due italiani hanno deciso di accompagnarlo al pronto soccorso dove i sanitari lo hanno visitato e giudicato guaribile in 20 giorni. I due italiani dovranno rispondere ora di concorso in rapina e lesioni. Per il tunisino irregolare e senza fissa dimora i carabinieri hanno attivato le procedure per l’espulsione e l’uomo sta raggiungendo in queste ore il centro di permanenza per il rimpatrio di Caltanissetta.
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