di Martina Marinangeli
La loro installazione, annunciata a fine gennaio, era prevista entro il mese di febbraio, ma a causa di disguidi di natura tecnica i 30 microcampionatori di polveri fini per l’analisi dell’aria ad Ancona e Falconara non sono ancora ai loro posti. «Auspichiamo che il monitoraggio parta entro aprile – fa sapere il direttore dell’Arpam, Giancarlo Marchetti – e le loro rilevazioni andranno ad integrare quelle delle centraline fisse alla Cittadella e lungo la Flaminia». I nuovi microcampionatori costituiscono il contributo dell’Agenzia regionale per la protezione ambientale al Piano Inquinamento Ancona del professor Floriano Bonifazi, che mira a valutare l’esposizione della popolazione ai pollini di erbe e piante dell’arredo urbano, considerando la loro quantità e la loro interazione con l’inquinamento da polveri sottili Pm10 e Pm2,5. Nell’attesa, l’amministrazione comunale si è però già portata avanti e con una determina dirigenziale del 3 aprile ha affidato alla ditta Adriatica Verde srl di Monteprandone (Ap), l’installazione dei 22 micro campionatori da distribuire nelle zone sensibili della città (le restanti otto saranno posizionate a Falconara): «verranno messi al porto, vicino alle scuole e comunque – è sempre Marchetti a fare il punto – ce ne saranno uno o due per ogni chilometro quadrato dell’area urbana. In più, posizioneremo un campionatore di fondo anche nella zona del Parco del Cardeto». Il costo dell’installazione è di 4462 euro, mentre per ognuno degli apparecchi la spesa è di circa 1000/1500 euro. Si tratta di mini campionatori del tipo Smart Sampler, finalizzati all’analisi della variabilità spaziale delle polveri e delle specie chimiche ad esse correlate (Metalli ed IPA). L’obiettivo è una conoscenza della qualità dell’aria e dell’esposizione di recettori sensibili verso determinate sostanze. Sono strumenti molto piccoli, alimentati a pannelli solari, e saranno installati sui pali dell’illuminazione.
Nell’ambito più specifico del PIA, è stato completato il censimento del verde urbano nelle zone campione di via Mattei e dell’asse porto-Passetto, comprese le aree limitrofe: «è già operativo anche il campionatore di pollini e spore installato sul tetto del Comune di Ancona – spiega Bonifazi –. Mancano quelli aggiuntivi che saranno forniti da un consorzio privato, per cui serve una gara. Analizzeranno la dispersione delle emissioni nel porto e nella città, valutando anche la mutazione del contesto dopo l’abbattimento dei silos».
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