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Sgominata la banda dei furti sulle auto,
sette in manette (Video)

ANCONA - Sono 63 i colpi compiuti su vetture in sosta, messi a segno nella maggior parte dei casi con la tecnica della gomma forata. Nove gli episodi nelle Marche di cui 8 nell’Anconetano. Operazione dei carabinieri che ha consentito di individuare i responsabili, uomini che hanno tra i 23 e i 50 anni, tutti dei Quartieri Spagnoli di Napoli. All’alba è scattata l’operazione dei carabinieri che ha portato agli arresti

La conferenza stampa in corso ad Ancona: da sinistra il colonnello Cristian Carrozza e il capitano Simone Vergari,comandante della Compagnia di Jesi

 

di Talita Frezzi (Foto di Giusy Marinelli)

Erano specializzati di furti sulle auto in sosta utilizzando la tecnica dello pneumatico forato. Ma non solo. Erano esperti nell’uso indebito delle carte di credito e nei danneggiamenti. Una vera e propria organizzazione criminale, con matrice campana ma che agiva su scala nazionale, composta da uomini dai 23 ai 50 anni, tutti residenti nei Quartieri Spagnoli di Napoli, è stata disarticolata dai Carabinieri della Compagnia di Jesi. La brillante operazione – denominata “Pneus” – ha visto i militari jesini coordinati dal Comandante Simone Vergari in trasferta a Napoli fin dalle prime luci dell’alba, e ha permesso di dare esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Ancona Carlo Cimini e coordinata dal pm Rosario Lioniello nei confronti di sette persone. Gli arrestati sono ritenuti responsabili di furti aggravati, uso indebito di carte di pagamento e danneggiamenti. Tranne uno, che si trovava già in carcere per gli stessi reati, gli altri sei questa mattina sono stati arrestati e tradotti al carcere di Poggio Reale.

La complessa attività investigativa, condotta dai Carabinieri di Jesi e coordinata dalla Procura di Ancona, è durata due anni e ha consentito di sgominare un gruppo criminale campano ritenuto responsabile di 63 furti su auto in sosta, consumati per lo più con la tecnica della foratura dello pneumatico, avvenuti in particolare sui parcheggi di centri commerciali nelle province di Ancona, Macerata, Roma, Viterbo, Latina, Frosinone, Napoli, Caserta, Salerno, Benevento, Avellino, Perugia, Terni, Catania, Chieti, L’Aquila, Pescara, Firenze, Grosseto, Bologna, Parma. “La tecnica utilizzata per i furti – spiega il comandante della Compagnia Carabinieri di Jesi Capitano Simone Vergari – era la foratura di uno pneumatico, solitamente l’anteriore sinistro perché abitualmente le vittime, donne o comunque anziane, erano solite poggiare la borsa sul sedile anteriore destro e scendendo a cambiare la ruota o semplicemente chinandosi a controllare il danno, perdevano di vista la borsa che incustodita veniva velocemente soffiata via. Agivano solitamente in due o tre persone, per meglio controllare la situazione o disperdersi dopo aver consumato il furto”. Le vittime erano dunque studiate, per età e movimenti, le fasce deboli e più vulnerabili.
I colpi nella regione Marche. 
Come spiegato dal Comandante provinciale Colonnello Cristian Carrozza, sono stati accertati 63 furti (e due danneggiamenti) in otto regioni per un bottino che si aggira sui 40.000 euro. Nelle Marche sono stati accertati 9 casi, di cui 8 in provincia di Ancona e uno a Civitanova Marche, consumati dal 21 novembre 2017. “L’indagine è scaturita da una denuncia di uno jesino che, davanti a un centro commerciale, aveva trovato lo pneumatico forato e il borsello sparito – spiega poi il Capitano Vergari – oltre ai 200 euro in contanti, i ladri avevano utilizzato la sua carta di credito per prelevare 3500 euro. Poco dopo, il 9 gennaio 2018 sono stati consumati 2 colpi a Jesi da 3400 euro e da 900 euro, con i banditi che avevano provato a utilizzare il bancomat rubato al Trony di Monsano, senza riuscirci. Questi tre colpi ci hanno indotto ad avviare delle indagini più approfondite, perché per il modus operandi attuato, avevamo compreso che ci trovavamo di fronte a un’organizzazione ben strutturata”. Nella Provincia di Ancona e nella regione Marche sono stati rubati beni per un valore che si aggira sui 6500 euro. I colpi, in ordine cronologico, sono stati messi a segno il 21 novembre 2017 a Jesi, il 9 gennaio 2018 due, un altro il 31 gennaio 2018, il 21 marzo un tentativo di furto a Civitanova Marche nel Maceratese, mentre il 5 e 11 aprile 2018 a Falconara due tentati furti. Oltre a due danneggiamenti a Jesi, il 31 maggio, con pneumatici forati senza che però fossero consumati furti. Le regioni più colpite, il Lazio e la Campania.
Il gruppo criminale.
“Era un gruppo criminale molto preparato – continua il Capitano Vergari – che premeditava questo tipo di reati, sceglievano centri commerciali con ampi parcheggi dove potevano passare inosservati o nascondersi e sceglievano con cura le vittime, donne e anziane che facilmente potevano distrarsi o comunque da sole. A volte, addirittura, un complice le avvicinava chiedendo se serviva aiuto per cambiare la ruota e, nell’attimo della distrazione, l’altro apriva lo sportello e prendeva la borsa. Siamo riusciti in questi mesi di indagine a censire 65 episodi, di cui 63 furti aggravati in concorso, spendita indebita di carte di credito e carte di debito, alcuni danneggiamenti e tentati furti. Questo sarà un episodio che aprirà gli occhi alle persone, che potranno essere più attente”.  Gli arrestati devono rispondere di furto aggravato, danneggiamento e di uso indebito di carte di pagamento. Fondamentale ai fini dell’individuazione di alcuni di questi sei criminali, le immagini delle videocamere dei bancomat o dei centri commerciali che hanno ripreso alcuni dei furti. Il resto l’ha fatto l’intuito investigativo dei militari dell’Arma che ha permesso di ricostruire i rapporti e le connivenze, fino a inchiodare tutti e sette i malviventi. 

(notizia aggiornata alle 14:47)

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