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Strangolò la madre con un guinzaglio,
Barucca assolto
«Incapace di intendere e di volere»

ANCONA - Questa mattina la sentenza emessa dal giudice alla luce della perizia psichiatrica. Essendo stata riscontrata una pericolosità sociale, dovrà scontare per i prossimi tre anni una misura di sicurezza in una struttura dove l'imputato porterà avanti un percorso terapeutico. L'omicidio, il 16 novembre 2017 a Senigallia

Gianluca Barucca

 

Assolto dall’accusa di omicidio volontario perchè totalmente incapace di intendere e di volere al momento dei fatti. Questa la sentenza espressa questa mattina dal gup Francesca De Palma nei confronti di Gianluca Barucca, il 47enne senigalliese sotto accusa per aver ucciso la madre, Graziella Pasquinelli. Il delitto si era verificato la mattina del 13 novembre 2017, nell’appartamento di via Brandani, a Senigallia,  che madre e figlio condividevano. La donna, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, era prima stata colpita alla testa con un oggetto contundente e poi, quando era a terra, strangolata con un guinzaglio. Il totale vizio di mente è stato riscontrato dalla perizia redatta dallo psichiatria bolognese Renato Ariatti. L’esperto aveva parlato di sindrome depressiva acuta con aspetti psicotici tali da far distorcere al 47enne la percezione della realtà durante il raptus che l’aveva portato al delitto. Essendo stata ravvisata la pericolosità sociale, seppur ridotta rispetto al momento dei fatti, Barucca dovrà stare tre anni in una struttura specializzata per scontare la misura di sicurezza imposta dal giudice. Barucca è stato assistito dall’avvocato Marta Mereu.

(fe.ser)

Strangolò la madre con un guinzaglio, la perizia: “Barucca incapace di intendere e di volere”

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