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Ladri in azione a Ostra: rubate arnie
delle api con 500 chili di miele

IL FURTO è stato scoperto ieri pomeriggio da Vincenzo Menna, l'apicoltore che aveva spostato un certo numero dei suoi imenotteri nella zona per la fioritura dei girasoli. «Tra Senigallia, Jesi e Agugliano ci sono stati diversi colpi nelle ultime settimane ma sembra che i carabinieri abbiano acquisito elementi utili per identificare gli autori. Noi ci tuteleremo con telecamere e gps»


Sono riusciti a portarsi via quasi 500 chili di miele dalle arnie delle api, sistemate in un’azienda agricola di Ostra. E’ l’ennesimo furto messo a segno negli ultimi giorni in un triangolo geografico che si estende dall’area di Senigallia a quella di Jesi e di Agugliano, nell’Anconetano. Sui diversi episodi stanno indagando i carabinieri  e potrebbero rientrare a pieno titolo nel reato di abigeato, il classico furto di bestiame, perché il bottino ed i danni sono ingenti.

L’ultima vittima in ordine di tempo è Vincenzo Menna, 62 anni, apicoltore abruzzese che aveva spostato un certo numero delle sue api proprio ad Ostra per la fioritura dei girasoli. Ieri pomeriggio, durante un controllo per recuperare la sostanza dolce negli alveari, l’amara sorpresa: cinque quintali di miele spariti. «Sono stati prelevati diversi telai di miele pieno, da una parte degli alveari, lasciando l’esterno composto. – racconta l’apicoltore che con le sue api ‘nomadi’ cambia più postazioni nel corso della stagione – Quel miele estratto può essere subito venduto perché è un prodotto finito. Non sappiamo chi sia stato l’autore ma c’è più di un sospetto che si tratti di un gruppetto composto da 2-3 persone. Le indagini sui furti commessi nelle Marche nel corso delle ultime  settimane stanno andando avanti e sembra che siano emersi indizi determinanti, utili agli investigatori per individuare chi è responsabile di questi colpi. Noi apicoltori ci stiamo comunque attrezzando con sistemi di sicurezza passiva come telecamere o gps per tutelarci. Io, in particolare, ho sporto stamattina denuncia alla caserma dei carabinieri di Atessa, la mia città. Anche nel mio caso il danno è sostanzioso». E’ probabile che la banda, ben attrezzata, agisca di notte e si sposti su un furgone o un altro mezzo capiente per fuggire più agevolmente con la refurtiva.

Ladri di alveari colpiscono a Caldarola

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