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Un caso di scabbia all’Astea,
contagiato operatore ecologico

OSIMO - Il dipendente si trova in convalescenza e il mezzo che utilizzava è già stato bonificato. Il personale, riunito ieri pomeriggio in assemblea, è stato informato e rassicurato sulle misure di profilassi adottate. «Non c'è alcun pericolo, tantomeno per gli utenti» garantisce l'azienda

La sede osimana di Astea in via Guazzatore

 

Situazione sotto controllo nel servizio di Igiene Urbana di Astea spa dopo la segnalazione di un caso di scabbia circoscritto a un operatore ecologico, probabilmente contagiato fuori dall’ambito lavorativo. In questi giorni il dipendente, in convalescenza a casa per i postumi di un infortunio, sta curando anche la parassitosi, che si debella in poco tempo con le normali terapie. Il medico del lavoro della Multiutility ha, però, ritenuto di comunicare l’imprevisto al personale, riunito ieri pomeriggio in assemblea a scopo cautelativo e per le debite raccomandazioni. Il mezzo utilizzato dal netturbino è già stato bonificato e gli abiti da lavoro sono stati sterilizzati come avviene ogni settimana. Dopo gli accertamenti  sono state messe in atto tutte le precauzioni ambientali e le misure di profilassi mediche. Il problema sembra già risolto e non c’è alcun motivo di allarme. Si esclude, insomma la presenza di altri contagiati tra gli operai e a maggior ragione la Spa rassicura gli utenti che smaltiscono i rifiuti nei cassonetti della raccolta differenziata. «Non c’è alcun pericolo di contagio» garatisce l’azienda che gestice il servizio per il comune di Osimo. Gli acari che provocano la scabbia sono parassiti invisibili ad occhio nudo, l’incubazione è lunga e la diagnosi di questa malattia è difficile finché non si palesa con i tipici sintomi del prurito. Il contagio, però, avviene solo per contatto fisico diretto. «Tecnicamente i sanitari ci hanno detto che la tipologia in questione non si può trasmettere se non con il contatto attraverso la pelle e non su un sedile. – fa sapere Astea spa – La riunione svoltasi presso l’Astea si è tenuta in tutta tranquillità in un clima costruttivo e partecipativo e rispondeva ad una richiesta da parte degli organi sanitari per dare informazioni e fare chiarezza sulla profilassi da adottare. Come del resto l’Astea ha sempre fatto informando su norme che consuetudinariamente vengono diffuse ai dipendenti».

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