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Ordinanza ‘anti-pipì’, i Verdi:
«Fi strumentalizza animalisti»

ANCONA – Il gruppo che ha proposto la mozione poi tradotta in atto sindacale difende a spada tratta l'obbligo della pulizia immediata delle deiezioni liquide canine nei contesti urbani: «è atto di civiltà»

 

 

Sulla tanto discussa ordinanza «anti pipì» scende in campo anche il gruppo dei Verdi, promotore della mozione che obbliga alla pulizia immediata delle deiezioni liquide canine nei contesti urbani, poi tradotta in atto sindacale che prevede sanzioni fino a 500 euro per i trasgressori. Nel mirino dei Verdi, Forza Italia che, insieme ad alcune associazioni animaliste, ha organizzato per domani un sit in con amici a quattro zampe al seguito in piazza Roma per dire no all’ordinanza. «Assistiamo ad una certa agitazione partitica (Forza Italia) e di alcune associazioni animaliste in merito alla recente ordinanza del sindaco di Ancona che obbliga i possessori di cani alla pulizia delle deiezioni liquide canine nei contesti urbani, mediante acqua senza detergente – scrivono in una nota –.Pur comprendendo la naturale resistenza al cambiamento delle abitudini, riteniamo quanto mai opportuna questa Ordinanza a fronte di possessori maleducati di cani che imbrattano il contesto cittadino, e la consideriamo una azione di civiltà e di rispetto per tutti i cittadini, come peraltro accade in centinaia di città in Italia ed in Europa: Genova, Siena, Imperia, Caserta, Savona, Asti, Volterra, Piacenza, Chivasso, il lungolago di Garda…e nella civilissima Barcellona! Ma chiariamo alcuni aspetti fondamentali: l’ordinanza non è in alcun modo interpretabile come una azione ostile ai cani, tutt’altro, è rivolta a possessori maleducati che non hanno rispetto del prossimo; l’ordinanza non prevede l’obbligo di pulizia nelle aree verdi (parchi, giardini, aiuole, …), bensì in contesti urbani (strade, monumenti, viali, isole pedonali, marciapiedi, abitazioni, portoni, vetrine, panchine, automobili, motocicli). L’intento è quindi garantire la civile convivenza degli animali con tutti i cittadini e la tutela della salute delle fasce più esposte, certamente non quello di limitare i diritti degli animali d’affezione, a favore dei quali abbiamo presentato e fatto approvare nel 2017 il relativo Regolamento comunale. Peraltro, già la Sentenza della Corte di Cassazione n. 7082/2015 ha assolto un uomo dal reato di imbrattamento di un monumento nel veronese grazie al suo intervento per minimizzare i danni mediante il lavaggio con acqua.Spiace che alcune associazioni vengano strumentalizzate da alcuni partiti (mettere in correlazione questa ordinanza con l’adozione di cani è una ridicola forzatura), che evidentemente non hanno rispetto dei cittadini. Naturalmente, auspichiamo che l’ordinanza venga applicata con buonsenso dal personale addetto ai controlli».

Deiezioni canine, scatta l’ordinanza per il decoro urbano

Sit in e battaglia social contro l’ordinanza ‘anti pipì’

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