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L’addio al PalaBaldinelli
della Lardini, Santoni:
«Frequentato da 600 persone al giorno»

OSIMO – L’intervento del presidente della Geosport, la società che gestisce l’impianto sportivo, dopo la decisione del club filottranese di volley di andare a giocare a Jesi. Negli ultimi anni il palas osimano è diventato un punto di riferimento per lo sport del territorio

Osimo, il Palabaldinelli di Villa

Monica Santoni

 

di Monica Santoni*

E’ noto a tutti come i grandi contenitori sportivi che ospitano le attività e le manifestazioni di società in convenzione con le amministrazioni comunali abbiano costi di gestione superiori ai ricavi, visto che le tariffe applicate potrebbero definirsi “sociali”, in quanto tengono conto dei costi e delle difficoltà che incontrano coloro che garantiscono, con un lavoro di volontariato, questo prezioso servizio pubblico. Questo vale, per fare un esempio a noi vicino, per il PalaRossini, divenuto PalaPrometeo per l’importante debito contratto con il fornitore di gas e luce. Questo vale, a maggior ragione, per una struttura come il PalaBaldinelli la cui gestione, totalmente pubblica, non beneficia di grandi sponsor privati che ne patrocinano la denominazione (come il PalaPrometeo, il PalaLottomatica, il PalaSavelli etc.) La scelta di ospitare partite e allenamenti della Lardini è stata fatta dall’Amministrazione Comunale di Osimo, di concerto con Astea e Geosport, al fine di soddisfare le aspettative dei numerosi tifosi e appassionati di pallavolo del nostro territorio che così potevano seguire da vicino le partite di questa importante compagine del massimo torneo nazionale femminile. Dopo alcuni anni di collaborazione sembrerebbe che la Lardini per allargare le aziende sostenitrici alla Vallesina abbia optato per il PalaTriccoli di Jesi. Se quindi le “luci” del PalaBaldinelli si spegneranno per le “fucsia” splenderanno invece per le numerose società sportive del territorio che ieri avevano difficoltà a trovare palestre e campi di allenamento e di gioco.

Il bilancio, nonostante le richiamate difficoltà finanziarie legate alla vocazione pubblica e alla responsabilità sociale di chi gestisce il PalaBaldinelli, tornerà con i conti in ordine il prossimo anno quando verrà estinto definitivamente il mutuo. Questo risultato sarà reso possibile dalla grande parsimonia e dallo spirito di servizio di chi, Astea, Comune e Geosport, è chiamato ad amministrare i soldi dei cittadini. E’ strano che questa evidenza sfugga a chi, per passato di amministratore e per mestiere, dovrebbe aver maturato un occhio più attento ai conti pubblici. Negli ultimi anni il PalaBaldinelli è rimasto aperto praticamente tutto l’anno ospitando non solo le partite e gli allenamenti della Lardini e della Conero Roller, ma anche innumerevoli manifestazioni sportive: dal judo al tiro a segno, dal ballo alla ginnastica artistica. Posso quindi affermare con soddisfazione che è diventato sempre più un punto di riferimento per lo sport osimano e della Valmusone e in alcune occasioni anche un luogo aggregativo per i giovani e meno giovani. Ogni giorno più di 600 persone frequentano a rotazione il PalaBaldinelli che è quindi una struttura importantissima per le tante società sportive del territorio. Oggigiorno, che siamo abituati a spostarci senza problema anche nella vicina riviera del Conero per prendere semplicemente un gelato, diventa difficile capire chi continua a definire il PalaBaldinelli una cattedrale nel deserto solo perché si trova a Villa che dista 7-8 minuti dal centro di Osimo. Se come amministratori ci rimettiamo a discutere le scelte del passato non potremmo mai garantire il miglior modo di amministrare ai nostri concittadini. E’ bene cercare di guardare avanti correggendo i possibili errori commessi e prendendo le decisioni più giuste per la crescita di beni pubblici come ad esempio il PalaBaldinelli. Questo modo di fare ha sempre contraddistinto la mia presidenza e ringrazio chi l’ha capito e sostenuto durante tutto questo tempo.

* presidente Geosport, società del gruppo Astea che gestisce il PalaBaldinelli

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