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Restyling del consorzio, il sindaco:
«Frutto del Prg votato dalle liste civiche»

OSIMO - Simone Pugnaloni replica alle opposizioni ricordando che l'immobile è di proprietà privata. L'ex sindaco Dino Latini (Liste civiche): «In campagna elettorale avevamo già precisato ai cittadini l'esistenza del piano attuativo di trasformazione» poi punta il dito sulla presunta intesa Pd-Lega

il consorzio agrario di Osimo Stazione

Non si smorzano le polemiche sul progetto di riconversione dell’ex consorzio agrario di Osimo Stazione. Nella querelle fa sentire la sua voce anche il sindaco Simone Pugnaloni (Pd) per rafforzare quanto ha già dichiarato il presidente del consiglio comunale, Giorgio Campanari. «La verita’ è solo una. Ai privati non possiamo negare i loro diritti. – rimarca Pugnaloni – E comunque l’attuazione del progetto di cui si parla in questi giorni è frutto del Prg vigente votato dalle liste civiche comprensivo del voto favorevole di Ginnetti che oggi non si ricorda ed anche di Strologo, marito della Mariani che esce dall’aula al momento del voto e che apparteneva a quella maggioranza. Il Pd voto’ contrariamente. Oggi nell’applicare quel Prg voluto da chi oggi critica non ci si puo’ sottrarre alle volonta’ del proprietario. Un obiettivo sicuramente l’abbiamo raggiunto anche con la collaborazione del presidente del consiglio comunale Campanari residente ad Osimo stazione ovvero chiedere per edificare un parcheggio pubblico a servizio della zona per mettere in salvaguardia i pedoni da parcheggi selvaggi e traffico pesante».

Il sindaco di Osimo, Simone Pugnaloni

Anche l’ex sindaco Dino Latini, candidato sostenuto dalla Liste civiche nelle elezioni comunali 2019, entra nel dibattito per replicare alle affermazioni di ‘Progetto Osimo Futura’. «Avete fortemente e convintamente sostenuto lo schieramento politico che è stato eletto a guidare l’amministrazione della città. Uno dei vostri motti che al ballottaggio avete speso nei confronti di elettori e assistiti era ‘Pugnaloni ci farà di più…’. Non potete ora lamentarvi (ritengo per finta) delle scelte che compiono, ben note da tempo. Ricordo bene che quando in campagna elettorale abbiamo precisato ai cittadini di Osimo Stazione l’esistenza del piano attuativo di trasformazione del consorzio agrario, molti di questi ci rispondevano che si erano da voi informati che non era vero e che lo facevamo solo per mettere paura (tralascio gli altri commenti comparsi sulle chat).Non volevamo nè vogliamo mettere paura, ma solo informare e dire la nostra che qui ripetiamo: abbiamo respinto nel corso degli anni (anche quando Achille Ginnetti era con noi), l’ipotesi della trasformazione in centro commerciale del consorzio agrario di Osimo Stazione. Lo abbiamo ripetuto a chi in campagna elettorale si è fatto ambasciatore della lottizzazione. Non demonizziamo nessuno e affrontiamo la questione in modo molto laico».

Dino Latini

Poi Latini torna a puntare il dito sulla presunta intesa Pd-Lega. «A noi interessa il rispetto delle parti in gioco: da un lato l’evidente inciucio che non ha coinvolto solo Lega e PD ma tutti coloro che hanno sostenuto il mio antagonista che ben sapevano della proposta di trasformazione del consorzio agrario (e ancora non hanno detto tutto); dall’altro lato, noi delle Liste civiche che su questo specifico tema siamo chiari da anni: il consorzio agrario di Osimo Stazione va ulteriormente bonificato, rispetto a quanto già da noi obbligato in tempo non troppo recente, l’area parcheggio pubblico da realizzare al lato della stazione, lo spostamento della statale e la creazione di una linea frangi inquinamento del caseggiato storico, la rotatoria nell’area interessata all’ingresso, la tutela e sicurezza ambientale. Compiti non facili, anzi difficilissimi per tutti, ma questa è la nostra posizione. Stracciarsi, fintamente, le vesti, dopo essere stati d’accordo non va bene e ci sembra una ipocrisia. Senza polemica».

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