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Funzionario arrestato, la sindaca:
«Fatto grave, valuteremo provvedimenti»

ANCONA - Valeria Mancinelli nella conferenza stampa convocata subito dopo il blitz della Polizia, ha chiarito di volere seguire gli sviluppi della vicenda prima di decidere le azioni da intraprendere. «Massimo rigore, ma serve anche calma. Devono esserci fatti chiari. Io non faccio i processi via YouTube»

«La vicenda è ancora in corso, come le indagini. Mi dicono che sono stati coinvolti anche imprenditori edili ritenuti collegati al meccanismo illecito. I contorni però non sono ancora chiarissimi e ogni tipo di considerazione più fondata potrà essere fatta una volta che si sia calmata un po’ la polvere». La sindaca di Ancona, Valeria Mancinelli, ha convocato una conferenza stampa lampo dopo il blitz della Polizia a palazzo comunale, culminato stamattina con l’arresto in custodia cautelare di un dipendente comunale del settore lavori pubblici e cimiteri. Il primo cittadino di Ancona ha osservato che l’unico «dato certo ad oggi è che gli inquirenti avevano elementi certi per ordinare una misura cautelare per questo dipendente comunale. Quindi, anche solo il sospetto che ci sia un dipendente infedele, un dipendente che abbia truffato l’amministrazione e l’interesse pubblico, va considerato un fatto serio e grave». Non essendoci elementi in questa fase che possano del tutto provare la colpevolezza della persona sottoposta a indagini, la Mancinelli non si è sbilanciata su possibili provvedimenti disciplinari da assumere a carico dell’impiegato. «Seguiremo gli sviluppi della vicenda e in seguito potremmo fare commenti e decidere se assumere provvedimenti. – ha detto – Vedremo i limiti di quello che la legge consente. Io su questo fronte sono per un rigore serissimo, lo abbiamo dimostrato in altre vicende capitate nel nostro Comune. Massimo rigore quindi, ma anche ‘calma e gesso’ perché prima di travolgere la reputazione e la dignità di una persona, devono eserci fatti chiari. Io non faccio i processi via YouTube». Il precedente citato è quello del licenziamento del dipendente comunale assenteista, avvenuto però dopo il primo grado di giudizio.

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