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Palazzo degli Anziani, cantiere chiuso:
piano terra pronto
per l’apertura al pubblico

ANCONA - Pronto per usi pubblici il piano basamentale. Terminati i lavori per 350mila euro. Potrebbe ospitare un presepe natalizio

Il fronte mare del Palazzo degli Anziani, il piano terra basamentale con gli arconi pronto per usi pubblici

di Giampaolo Milzi

“Ringiovanito” e pronto per essere restituito ad usi pubblici il piano terra del fronte porto di uno dei più imponenti e architettonicamente significativi edifici di Ancona, il Palazzo degli Anziani, il cui primo nucleo sarebbe sorto addirittura agli inizi del V sec. d.C. per poi svilupparsi in varie fasi, in modo monumentale, dal Medioevo al XVII secolo.

L’ingresso ristrutturato con porta a vetri in piazza Dante Alighieri visto dall’interno

Definitivamente chiuso e smantellato il cantiere interno allestito nel 2017, che riguarda la parte più antica dell’edificio, risalente, nella sua configurazione attuale esterna, al 1270, su disegno di Margaritone d’Arezzo. Si tratta del piano terra su piazza Dante Alighieri – che appare rialzato rispetto all’aspetto originario dopo le risistemazioni seguite alla seconda guerra mondiale – al quale si accede da quattro portoni incorniciati da bellissimi arconi ogivali gotici in calcare bianco del Conero più avanzati assieme alla parete in cui si inseriscono. Passando per ciascuno dei portoni si entra nei corrispettivi ambienti di 72 mq di questa parte basamentale ampia circa 300 mq e molto alta, che si ritiene già edificata certamente all’inizio del XII secolo, adibita all’epoca a vari usi, soprattutto come magazzino municipale dell’Ancona libero Comune e Repubblica marinara. Le operazioni di restauro e consolidamento hanno riguardato tutto il soffitto voltato dei quattro locali tra loro collegati da aperture rettangolari di passaggio. Un’area edificata molto alta, tanto che la radicale pulizia ha riguardato anche la zona soppalcata in metallo pregiato, raggiungibile dalle due scale a chiocciola in ferro posizionate negli anni ’70 del ‘900, una nel primo locale a sinistra e l’altra nel quarto a destra; scale anch’esse risistemate e messe in sicurezza.Nel punto d’ingresso principale, dopo il portone di legno, è stata creata una microzona “filtro” con l’installazione di una seconda porta-vetrata. Inoltre sono stati sostituti tutti gli infissi e sono stati realizzati i servizi igienici.

Uno dei quattro ambienti collegati del salone di 300 metri quadri complessivi

La parte più complessa degli interventi ha consentito di eliminare “alla radice” il cronico problema delle notevoli infiltrazioni di acqua che – nonostante alcuni lavori di tamponamento susseguitisi negli anni per consentire alcune mostre – continuavano a persistere e, dalla seconda metà degli anni ’90, avevano causato la chiusura del piano terra. I tecnici hanno praticato piccoli fori lungo tutta la superficie della grande parete di fondo, che poggia sul terreno scosceso che arriva fino alla quota in piazza Stracca del fronte retrostante e più “nobile” del Palazzo, con piano terra e primo piano. Una grossa quantità di acqua è stata captata con apposite cannule infilate nei buchi ed è stata posizionata in alto una tubatura discendente, collegata a questi, capace di incanalare future infiltrazioni per disperderle nell’apparato fognario. Tutto il grande ambiente del piano terra soppalcato è stato inoltre dotato di un sistema di deumidificazione e ventilazione. Costo del cantiere, circa 350mila euro, per un progetto portato a termine dalla ditta “Pipponzi” di Osimo, sotto la supervisione dell’architetto Patrizia Piattelletti dell’Ufficio riqualificazione urbanistica del Comune. Il piano soppalcato, di circa 180 mq, non sarà aperto al pubblico, ma riservato al personale municipale che sarà preposto a logistica, custodia e gestione del salone di quattro vani a livello terra. Già, la gestione. Per quali usi?
Oltre due anni fa, in fase di definizione del progetto, si è pensato alla creazione di un grande “urban center”, con addetti alle informazioni turistiche e materiale divulgativo dei vari siti di importanza archeologica, architettonica e artistica del centro storico e del colle Guasco. Ciò vista la collocazione strategica dell’ambiente recuperato, che dà su piazza Dante Alighieri e sul porto. E ai cui lati salgono via Volto dei Signori e via Rupi Comunali verso piazza Stracca (con la settecentesca, vanvitelliana Chiesa del Gesù), dov’è l’entrata principale sulla facciata più bella di Palazzo degli Anziani. Che tornerà presto ad ospitare le sedute del Consiglio comunale, un po’ come avveniva nel ‘200 e nel ‘300 quando vi si riunivano gli Anziani e Regolatori che governavano la città.

L’area soppalcata col soffitto voltato

In attesa della nascita dello “info-urban-center”, l’assessorato alla Cultura e al Turismo ha intenzione di utilizzare il rinnovato piano basamentale per esposizioni, mostre ed altri eventi temporanei. Tra questi, il possibile allestimento di un grande presepe in vista delle prossime festività natalizie.
Da sottolineare che i 300mila euro spesi per questo progetto di recupero non fanno parte (anche se vi sono legati in prospettiva) del grosso budget di fondi europei Por-Fer frutto del finanziamento ITI (Investimenti territoriali integrati) destinati al Comune per attuare entro gli inizi del 2021 il mega-piano “waterfront”, volto a ridisegnare e riqualificare l’intera passeggiata fronte mare del porto, dalla base della vecchia Lanterna alla Mole Vanvitelliana, passando per gli Archi Clementino e di Traiano, via Rupi Comunali e il sito archeologico conglobato nel Palazzo degli Anziani (chiuso dai primi ani ’90), la Casa del Capitano e i resti dell’area cantieristica e di immagazzinamento dell’antico porto romano.

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