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Razzia dei cinghiali sui campi,
Alessandrini: «Le istituzioni tacciono»

OSIMO - Il consigliere comunale della Lega fa osservare che il settore agricolo «è già pesantemente colpito» e che va aiutato con soluzioni «pragmatiche, senza quel fanatismo "green" tanto di moda oggi»

 

«Immagini di cinghiali sui campi coltivati sono ormai la quotidianità anche nelle nostre zone, situazioni solo fino a pochi anni fa impensabili che invece, oggi, non stupiscono nemmeno più. Ma questa non può essere la normalità. Il tutto a discapito proprio di quegli agricoltori che, nonostante mille difficoltà, continuano a resistere e a portare avanti il proprio lavoro». A commentare l’ultimo episodio di razzia messo a segno dagli ungulati su un terreno appena seminato della frazione osimana di Villa, è il consigliere comunale Alberto Maria Alessandrini (Lega).

«Non bastavano infatti prezzi della materia prima ridicoli, una burocrazia imbarazzante, enti ed istituzioni pubbliche troppo spesso nemiche e margini sempre più stretti ci mancava anche questo ennesimo inciampo per un settore già pesantemente colpito. – osserva il capogruppo leghista – Chi fa agricoltura per davvero (e non l’ortolano della domenica con due galline nel cortile) creando occupazione, indotto e quel ‘Made in Italy’ che tanto ci piace si ritrova ormai schiacciato da un sistema che non solo non lo aiuta ma che gli rema letteralmente contro. Un sistema che, anche in tema di danni della fauna selvatica, preferisce ascoltare altre campane e costringe gli agricoltori a ritrovarsi involontari allevatori di cinghiali, a seminare non per crearsi un profitto ma per sfamare indesiderati “inquilini” a quattro zampe. Il tutto nel sostanziale silenzio di quelle istituzioni che, di tale materia, avrebbero competenza».

Alberto Maria Alessandrini

Alesssandrini definisce «buffo paese quello in cui ad un certo punto ci ritroviamo tutti ambientalisti, eco-friendly, animalisti, amanti del km0 ed ecologisti desiderosi di tornare alle origini… ma che poi non si fa problemi ad ignorare proprio chi, tali valori, li mette in atto davvero, con pragmatismo e senza quel fanatismo “green” tanto di moda oggi. Non esistono soluzioni facili, ma se già riuscissimo a superare una certa, contemporanea, ipocrisia su tali temi avremmo fatto un primo importante passo avanti».

 

Pianta il grano, branco di cinghiali dissotterra i semi e se li mangia (Video)

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