foto d’archivio
Si conoscono sui social, si scambiano foto intime e lui vola dagli Stati Uniti in una cittadina dell’Anconetano per incontrare la ragazzina adescata sul web. Sarebbero questi i contorni dell’operazione eseguita dai carabinieri che ieri sera ha portato in arresto un cittadino statunitense di 30 anni, che vive nel New Mexico. Le manette sono scattate per detenzione di materiale pedopornografico. Nei dispositivi dell’uomo sono stati trovati decine di file contenenti foto e video ritraenti la ragazza, una 15enne della provincia dorica, in pose intime. I carabinieri hanno bloccato l’uomo prima che potesse incontrarsi con la minore. Sapevano che il 30enne era arrivato in Italia e sapevano anche il luogo dove avrebbe dovuto conoscere di persona la ragazzina. Sarebbero stati i genitori a mettere sulla pista giusta gli investigatori, consentendo loro di bloccare l’americano. Sotto sequestro sono finiti due smartphone, analizzati subito dopo l’arresto dall’esperto informatico Luca Russo. I file, dopo un’accurata ricerca, sono stati trovati in un cloud, una cartella digitale creata dal 30enne. Stando ai rilievi dei carabinieri, sarebbero stati trovati altri contenuti compromettenti appartenenti a presunte ulteriori vittime minori con cui l’uomo era in contatto via social. Questa mattina, il 30enne è stato portato in tribunale per la direttissima. Davanti al giudice Alberto Pallucchini ha patteggiato due anni di reclusione, pena sospesa. E’ dunque tornato in libertà. E’ stata però decretata l’immediata espulsione dall’Italia e il divieto di ritorno per i prossimi 5 anni.
(servizio aggiornato alle 15,55)
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