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Semaforo di via Conca,
roulette russa per i pedoni:
«Qui si rischia la vita» (Foto)

ANCONA - Dopo l'investimento in cui ha perso la vita l'81enne Giuseppe Galdelli, abbiamo ascoltato le voci di chi deve passare sull'attraversamento semaforico che collega il parcheggio pubblico di via Metauro alla cittadella sanitaria. «Cosa darebbe più sicurezza? Un ponte». Il progetto c'è dal 2017 e quest'anno potrebbe essere finalmente realizzato

 

L’attraversamento pedonale di via Conca

Il giorno dopo l’investimento mortale dell’81enne Giuseppe Galdelli, avvenuto lungo l’attraversamento pedonale di via Conca che collega la cittadella sanitaria di Torrette al parcheggio pubblico di via Metauro, le polemiche da parte dei pedoni non mancano. 

Maria Lina Badalini

«Il verde – spiega Maria Lina Badalini – è troppo breve perché dura appena 15 secondi. Se venisse allungato, sarebbe meglio per tutti. Inoltre non tutte le auto si fermano perché alcuni automobilisti non si accorgono di avere il rosso che gli scatta all’improvviso». Le strisce pedonali sono inoltre sbiadite e l’asfalto, in alcuni tratti, risulta consumato «con il conseguente rischio per le persone di poter inciampare e cadere anche a terra – fa Massimo Comandini -. Per attraversare bisogna poi attendere 70 secondi dopo aver premuto il pulsante di chiamata pedonale e se ne hanno appena 15 per arrivare dall’altro lato. Un ponte sarebbe senza dubbio utile. Questi lampioni poi – commenta – di notte non fanno una gran luce e se si è vestiti di nero, si rischia la vita perché non si viene visti. Il pedone – aggiunge – qui deve stare sempre attento, anche quando sa di aver ragione. Nell’attraversare, seppur io abbia il verde, mi viene spontaneo mostrare la mano per accertarmi che chi guida continui a rimanere fermo dandomi il tempo di arrivare dall’altra parte. Purtroppo – conclude – spesso manca l’educazione stradale mentre all’estero, davanti alle strisce, si fermano tutti».

Massimo Comandini

C’è pure chi attraversa guardando il cellulare o chi, anche con il passeggino, passa con il rosso solo perché le auto sono in lontananza, rischiando però sia la propria vita, sia quella del bimbo che accompagna. L’attenzione deve dunque esser posta da entrambe le parti: pedoni e automobilisti. E’ a favore di un sottopasso o un ponte Antonio Pittalis: «Darebbe una maggiore garanzia – spiega. Via Conca è tra le strade più pericolose. L’attraversamento è però comodo poiché si raggiungono sia il parcheggio gratuito di via Metauro che la fermata dell’autobus e per questo va messo in sicurezza». Alcuni passanti fanno poi notare come non solo l’attraversamento sia pericoloso, ma anche la fermata degli autobus di via Conca in direzione via Flaminia, perché collocata proprio a ridosso del guardrail. «In questo modo – viene spiegato – chi attende è costretto a stare in mezzo alla strada. E se un’auto sbandasse all’improvviso? Sarebbe una strage».

Antonio Pittalis

Eppure del ponte se ne parla da anni e proprio nel 2017 la giunta Mancinelli affidò un incarico per il progetto di una struttura rialzata che collegasse il parcheggio con l’ospedale. Progetto che proprio quest’anno potrebbe essere realizzato poiché inserito dalla giunta nel piano triennale delle opere pubbliche per il 2020. L’incidente avvenuto ieri sera ha sollevato un polverone anche dal punto di vista politico. «Ad ogni vita spezzata – sostiene  Teresa Stefania Dai Pra’, commissario comunale Forza Italia – abbiamo chiesto interventi alzando la voce per denunciare lo stato di abbandono, degrado e pericolosità presente nel quartiere delle Torrette.  E’ inutile trovare false giustificazioni, è inutile fare proclami di grandi interventi per il 2020 sulla città Dorica. Basta vittime, basta feriti, basta lacrime, basta false verità, basta spremere il quartiere delle Torrette solo per accrescerne il traffico, lo smog e il pericolo sui pedoni e automobilisti. Vogliamo risposte, vogliamo fatti, vogliamo garanzie, vogliamo interventi. Forza Italia si prepara a scendere in strada per difendere il diritto alla sicurezza e alla vita». «Siamo ormai alla seconda vittima nel giro di un anno – spiegano in una nota i consiglieri comunali della Lega -.  bisogna cominciare a dire che c’è anche una responsabilità politica dietro a quello che sta accadendo a Torrette. Dal 2018 il nostro gruppo, insieme ad altri consiglieri, ha chiesto continuamente interventi per rendere più vivibile e sicura la strada, ma dal governo cittadino niente. Non ci resta che chiedere ai cittadini di Torrette di scendere in strada, come accaduto anni addietro».

(foto di Giusy Marinelli)

(Redazione CA)

 

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