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Spaccio di marijuana da Cupramontana
a Osimo: famiglia nei guai

LE INDAGINI congiunte dei Commissariati della città dei 'senza testa' e di Fabriano hanno permesso di rinvenire 6 piante e 200 grammi di droga nella abitazione cuprense dove i giovani consumatori osimani si rifornivano. Genitori e figlio denunciati per coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio

Foto d’archivio

 

 

Riuscivano a spacciare marijuana, coltivata nelle pertinenze della loro casa di Cupramontana, fino ad Osimo. Un blitz antidroga portato a termine ieri mattina dagli agenti dei Commissariati di Osimo e Fabriano, ha permesso di denunciare in stato di libertà una famiglia, genitori e figlio minorenne, per coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. L’indagine, soggetta in questa fase ad ulteriori approfondimenti, è iniziata sul territorio osimano. Dalle verifiche degli investigatori del Commissariato diretti dal commissario Stefano Bortone, di recente era infatti emersa una inusuale tendenza:  diversi giovani consumatori della città dei ‘senza testa’, attraverso il passa-parola, si rifornivano della droga acquistandola proprio a Cupramontana. Il lavoro minuzioso e congiunto dei poliziotti delle due città ha permesso di ricostruire i passaggi fino a individuare una probabile piantagione di marijuana durante la perquisizione domiciliare a sorpresa svolta nell’abitazione di Cupramontana. Dopo la segnalazione dei poliziotti osimani ai colleghi del commissariato di Pubblica sicurezza di Fabriano, agli ordini del commissario Fabio Mazza, grazie al raccordo operativo è scattata l’irruzione nell’abitazione che ha portato al rinvenimento di sei piante di marijuana di grandi dimensioni, che al successivo test della scientifica di Fabriano davano risultato positivo con elevato tasso di principio attivo. Piante curate in un giardino nelle immediate pertinenze della casa a Cupramontana. La perquisizione, inoltre, ha permesso di rinvenire, oltre alle piante, circa 200 grammi di marijuana nascosta in un cassetto nella stanza dei genitori del giovane. Infine, sono stati rinvenuti anche un bilancino di precisione e diversi semi per le successive “seminature”. Dettaglio che ha fatto escludere che la sostanza stupefacente fosse prodotta per uso personale. Per questo motivo i genitori e il figlio sono stati tutti denunciati in stato di libertà per coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Se la droga fosse stata immessa sul mercato, avrebbe fruttato un migliaia di euro. Le indagini proseguono e non si escludono sviluppi.

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