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Cessioni Ubi e Bper,
Regione e categorie all’erta
«Preoccupati per occupazione e credito»

INCONTRO promosso da Dino Latini, presidente del Consiglio regionale. Presenti Confapi, Cna e Confartigianato

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L’incontro in Regione

 

Secondo incontro promosso da Dino Latini, presidente del Consiglio regionale, sulla situazione venutasi a determinare con la cessione di filiali e punti operativi Ubi a Bper Banca da parte di Intesa Sanpaolo.

Dopo il confronto con le organizzazioni sindacali di settore, questa volta il dibattito ha coinvolto i rappresentanti di Confapi, Cna e Confartigianato. Al centro dell’attenzione Latini ha posto soprattutto le problematiche legate alla salvaguardia dei livelli occupazionali, al mantenimento del centro direzionale di Jesi e alle garanzie per il credito alle imprese e alle famiglie. Fornendo il quadro complessivo dell’esistente, da parte dei presenti, spiega la Regione «sono stati evidenziati i sostanziali mutamenti in atto nel sistema bancario, che lasciano intravvedere un graduale allontanamento dai canoni classici di rapporto stretto con il territorio. Un segnale non positivo per lo stesso territorio regionale, che nel corso di pochi anni ha visto scomparire ben tre istituti di credito come Banca Marche, Banca Popolare ed ora anche Ubi. Tra gli elementi di preoccupazione, quello che accadrà a marzo quando finirà la moratoria sui mutui. Oltre alle criticità determinate dall’emergenza epidemiologica, potrebbero emergere anche quelle generate da un inceppamento nel sistema di gestione. Un dibattito, come sottolineato nel corso dell’incontro, che merita senza dubbio l’approfondimento ad ampio raggio».

Il presidente Latini si è riservato una condivisione con la Giunta regionale rispetto alle problematiche esposte, l’avvio dell’interlocuzione con Intesa San Paolo e Bper e una disamina dell’intera questione relativa alle regole bancarie nell’ambito della Conferenza plenaria dei Consigli regionali, di cui è entrato a far parte dopo la sua recente elezione.

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