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Bordoni (Liste civiche):
«Ok al contributo per la piscina
se dato anche ad altre società»

OSIMO - La capogruppo consiliare dei movimenti civici sollecita «pari dignità per tutte realtà sportive della città» dopo la richiesta al Comune di un contributo straordinario avanzata dal nuovo gestore dell'impianto natatorio

La piscina comunale di Osimo

 

«Accogliamo con piacere la decisione del sindaco Pugnaloni di dare sostegno economico alla società sportiva che gestisce la piscina comunale di via Vescovara ma ci aspettiamo un occhio di riguardo anche per tutte le altre società, palestre, scuole di danza, associazioni che offrono un altrettanto servizio pubblico e sono ugualmente penalizzate, che non riescono più a sostenere i costi fissi di affitti, bollette, tari, e molte delle quali non rientrano neppure tra i codici Ateco ristorabili».

Monica Bordoni

La consigliera comunale Monica Bordoni (Liste civiche) chiede «pari dignità per tutte realtà sportive di Osimo, sicuramente sarebbe una buona iniziativa» dopo che il nuovo gestore delle vasche del polo sportivo di via Vescovava ha chiesto al Comune di Osimo un contributo straordinario per le famiglie di agonisti e disabili che stanno utilizzando la struttura di proprietà comunale, non riuscendo a sostenene i costi per mantenerla in funzione. Le acque insomma continuano ad essere agitate nell’impianto sportivo della Vescovara. Oltre alla pandemia e ai mesi del lockdown che hanno reso più critico il 2020, nelle scorse settimane è stato presentato anche un ricorso dal vecchio gestore che sollecita al tribunale di Ancona la pronuncia di un provvedimento d’urgenza per consentire l’uso della piscina secondo i tempi e le modalità richiesti per la prosecuzione dell’attività agonistica da parte dei propri tesserati nel rispetto delle condizioni precedenti.

«Senza contributi la nuova gestione della piscina non va avanti. – rimarca anche una nota delle Liste civiche – Così ci è stato detto da un gruppo di genitori preoccupati dopo un ultimo incontro in cui il nuovo gestore ha fatto sapere di avere bisogno di un contributo tra i 60 ed i 100 euro a iscritto di precisi corsi, senza i quali non sarebbe in grado di andare avanti. L’ unica alternativa è che il Comune versi un contributo straordinario, che significa sempre soldi dalle tasche dei cittadini. Non era meglio mantenere la vecchia gestione? Anziché fare a gara ad essere sempre i “giacobini” della situazione?! Tutto l’ambaradan messo finora, chiusura per la pandemia a parte, sta procurando solo maggiori costi e minori servizi, l’impianto fotovoltaico da rifare, i lavori per la ripartenza, la chiusura di una società sportiva osimana. Si pensi solo all’utilizzo di tre vasche e alle difficoltà che stanno incontrando portatori di handicap. Ancora non sono definiti i costi per gli utenti, ma confrontando i tempi di apertura della piscina rispetto a prima, non siamo distanti da qualche maggiorazione». Sicuramente per le Liste civiche sarebbe stato meglio mantenere la vecchia gestione «in cui servizi, solidarietà e associazionismo sportivo avevano trovato la giusta combinazione. Speriamo sia solo un brutto sogno la richiesta di contributi alle famiglie o al Comune che vuol dire ugualmente alle famiglie, per gestire la struttura sportiva e speriamo sia vero che si torni a far utilizzare tutte le vasche della piscina ed a tutti».

(ultimo aggiornamento alle ore 17)

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