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Schianto sulla statale, i sindacati:
«Inascoltate le richieste di mettere
in sicurezza le fermate»

OSIMO - La voce unanime delle sigle dei trasporti: «Mancano le piazzole di fermata fuori dalla carreggiata, manca la segnaletica lungo le strade e spesso nemmeno le fermate sono riconoscibili perché in certi casi sono assenti addirittura le paline che indicano le fermate. Vogliamo tutelare i passeggeri, ma anche gli autisti»

Il tir coinvolto nell’incidente

«Quanto accaduto oggi in tarda mattinata, lo scontro violentissimo sulla strada Statale 16 ad Osimo, all’altezza del McDonald’s, dove un tir ha tamponato un autobus di linea in fermata per servizio passeggeri, è la riprova che purtroppo le sollecitazioni del sindacato sulle problematicità delle fermate nelle linee extraurbane non vengono mai ascoltate. A nulla infatti sono valsi i numerosi incontri fatti in sede regionale, con Anci, Anas, Regione Marche e rappresentanti delle aziende: un copione ormai già visto troppe volte, dove ogni attore passa la responsabilità al vicino. Avevamo chiesto più volte di intervenire per mettere in sicurezza le fermate, anche minacciando di non far fermare più gli autobus in luoghi non sicuri». Così i sindacati Filt Cgil, Fit Cis, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl sul sinistro avvenuto questa mattina sulla statale, all’altezza del McDonald’s di Osimo, in cui sono rimasti coinvolti un tir e un autobus.  «Mancano le piazzole di fermata fuori dalla carreggiata, manca la segnaletica lungo le strade e spesso nemmeno le fermate sono riconoscibili perché in certi casi sono assenti addirittura le paline che indicano le fermate. Vogliamo tutelare i passeggeri, ma anche gli autisti che puntualmente si trovano ad operare in un contesto pieno di problematiche come queste e che, potrebbero incappare in situazioni serie come ad esempio l’omicidio stradale, per poi come sempre pagarne le conseguenze. Chiediamo perciò la riapertura immediata del tavolo interrotto più di un anno fa, altrimenti faremo sentire la nostra voce incrociando le braccia: la sicurezza viene prima di tutto. Così non si può andare avanti. Vogliamo infine esprimere la nostra vicinanza alle persone coinvolte nell’incidente, così come il nostro plauso va all’autista del bus che ha dimostrato grande professionalità e sangue freddo mantenendo dritto il mezzo evitando così conseguenze ben peggiori».

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