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Aggressioni e minacce:
«Se mi guardi, ti spacco la faccia»
Baby gang a rischio processo

ANCONA - Fissata al tribunale dei minori l'udienza preliminare per tre ragazzi accusati di aver creato scompiglio nel centro cittadino tra agosto e settembre 2019. Tra le parti offese, una coppia di fidanzatini, aggrediti al porto nel corso della Notte Bianca

 

Minacce e aggressioni nel centro cittadino: tre ragazzi (all’epoca dei fatti minorenni) rischiano di finire a processo. E’ stata fissata per il 25 maggio l’udienza preliminare per il gruppetto, i cui componenti sono accusati a vario titolo di minacce, percosse e lesioni personali per fatti avvenuti tra agosto e settembre 2019. Sono quattro le vittime che, in qualche modo, sarebbero state infastidite dal terzetto composto da due 18enni e da un 16enne, tutti difesi dall’avvocato Annavittoria Banzi. Tale indagine è una delle tante comprese nella maxi inchiesta aperta dalla polizia per una serie di scorribande avvenute in centro sul finire dell’estate e riguardante gang composte sia da minori che da maggiorenni. Per quanto riguarda il filone in cui sono coinvolti i tre che rischiano di finire a giudizio, i fatti contestati sono avvenuti prevalentemente nel corso della Notte Bianca del 2019. In quell’occasione – dice la procura – erano stati aggrediti al porto due fidanzati, oggi entrambi 18enni: lui, colpito con calci e pugni, aveva riportato la frattura di una costola; lei, cadendo nella bagarre, si era fatta male alle ginocchia. Prima delle percosse, ci sarebbero state le minacce nei confronti del ragazzo: «Che hai da guardare? Se continui di gonfio» gli avrebbe detto uno dei tre indagati. Quella stessa notte ci sarebbero stati altri episodi vessatori e finiti nel capo d’imputazione composto dalla procura minorile. Almeno altri due ragazzini sarebbero stati minacciati da uno dei tre indagati sempre con la solita frase: «Se mi guardi ancora, ti meno». E sempre quella notte, un minore sarebbe stato preso per il collo nell’ambito di un diverbio scattato per futili motivi. Un’aggressione, invece, risale al 19 agosto del 2019: «Se continui a guardarmi ti spacco la faccia, andiamo in quel vicolo così ti meno»; «Non mi devi guardare, se mi guardi è un segno di sfida» sarebbero state le minacce proferite da due indagati. La stessa vittima, sostiene la procura, sarebbe stata spintonata e aggredita con un pugno sotto al mento. Un’indagine, ancora non volta al termine, è aperta per fatti analoghi anche negli uffici della procura ordinaria.

(fe.ser)

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