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Baby gang alla Notte Bianca,
minacce e insulti a cinque ragazzini
Mamma karateka sventa la rissa

ANCONA - Bagarre in corso Garibaldi tra due gruppi di ragazzini minorenni. Uno stava per per picchiare il figlio di una cintura nera: «Passavo lì per caso, l'ho fermato prima che potesse colpirlo con una testata»

foto d’archivio

 

«Li ho sentiti prima discutere animatamente, poi quando un ragazzino stava per prendere per il collo mio figlio sono scattata e l’ho fermato. Mi sono sentita dire ‘se non te ne vai picchio pure te’». Sono attimi di terrore e adrenalina quelli raccontati da una mamma 38enne anconetana con un passato da cintura nera di karate che sabato sera, durante la Notte Bianca, ha gettato acqua su una situazione incandescente creatasi lungo corso Garibaldi. A scontrarsi verbalmente, attorno alle 22,15, sono stati due gruppi di minorenni. Uno composto dal figlio 15enne della donna e da quattro suoi coetanei. L’altro da  una comitiva più ampia con ragazzini di età compresa tra i 14 e i 16 anni. Sarebbe stato quest’ultimo gruppo ad attaccare briga, senza motivo, cercando lo scontro con il quintetto all’altezza del negozio Bata. Prima gli insulti, poi le minacce e le provocazioni: «Sei uno sfigato, sei un perdente». Il branco di baby bulli avrebbe fatto di tutto per cercare di venire alle mani. E lo scontro ci sarebbe probabilmente anche stato se in quel momento non fosse passata di lì la mamma di uno dei cinque 15enni, tutti compagni di scuola. «Stavo aspettando lungo il corso – racconta la donna (che preferisce rimanere anonima) – che mio figlio finisse il giro alla Notte Bianca, quando ho incrociato il suo gruppetto. Mio marito mi ha fatto notare che stava discutendo con un’altra comitiva. Non gli ho dato peso, ma quando mi sono rigirata verso i ragazzini, ne ho visto uno che stava per prendere per il collo mio figlio, forse con l’intenzione di dargli una testata. Ho corso, l’ho preso per un braccio e l’ho fermato. Mi ha detto: ‘Vai via, altrimenti meno pure te’. A mio figlio, invece, è stato urlato: ‘Che fai, ti fai difendere dalla mammina?’». Alla fine, i ragazzini terribili – erano circa 8 – si sono allontanati. Non sarebbe stata l’unica scorribanda della serata. Il branco sarebbe andato in giro tra il porto e i due corsi principali fino a notte fonda per cercare lo scontro fisico con i loro coetanei.

(fe. ser.)

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