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Manovra Tari, agevolazioni
da 2,7 milioni per imprese e famiglie

ANCONA – Disco verde dalla giunta ai sostegni per le utenze domestiche e non. Innalzato il limite Isee – da 25 a 30mila euro – per la determinazione della fascia di nuclei familiari che possono accedere alle risorse. Mancinelli: «un provvedimento straordinario per un momento straordinario»

La sindaca Mancinelli e l’assessora al Bilancio Simonella

 

 

Un salvagente per chi è stato travolto dall’effetto domino del Covid sull’economia. La giunta comunale ha approvato questa mattina, su proposta dell’assessora al Bilancio Ida Simonella, una manovra Tari che prevede agevolazioni per un totale di 2,7 milioni di euro per le utenze domestiche e non domestiche: si tratta di circa 2,2 milioni di euro per le imprese e 500 mila euro per le famiglie. «La prima rata, che abbiamo spostato al 30 settembre – afferma la sindaca Valeria Mancinelli – conterrà gli effetti di queste decisioni. È una manovra straordinaria, che ritengo necessaria in un momento straordinario. L’ha voluta fortemente la nostra maggioranza ed è stata costruita nei suoi dettagli dall’assessorato al Bilancio insieme con Ancona Entrate, le categorie economiche e le parti sociali».
Per quanto riguarda le utenze non domestiche, in ragione delle chiusure e delle filiere collegate durante il lockdown, in accordo con le associazioni di categoria è stato stabilito l’esonero in varie misure, ma in larga parte al 100%, dal pagamento della parte variabile della tassa (che pesa al 55% del totale).
L’esonero al 100% della parte variabile è stato previsto per musei, biblioteche, scuole, associazioni, luoghi di culto, cinema e teatri, campeggi, distributori carburanti, impianti sportivi, esposizioni, autosaloni, alberghi senza ristorante, negozi di abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta e altri beni durevoli, attività artigianali come parrucchieri, barbieri, estetiste, falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti, produttori di beni specifici, ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie, mense, birrerie, amburgherie, bar, caffè, pasticcerie, discoteche. Sono inoltre state previste riduzioni del 50% della parte variabile per alberghi con ristorante, negozi di filatelia, tende e tessuti, tappeti, cappelli e ombrelli, antiquariato, ortofrutta, pescherie, fiori e piante, e del 20% della stessa parte per uffici, agenzie, banchi di mercato beni durevoli, carrozzeria, autofficina, elettrauto. «Il metodo – fa il punto Simonella – è quello che correttamente si applica nelle situazioni di emergenza: anticipare per quanto possibile i bisogni e i problemi, che siamo in grado già di conoscere osservando le tendenze sociali ed economiche della nostra comunità. Fondamentale, in questo senso, è stata la concertazione delle priorità per le famiglie e per le imprese con le associazioni di categoria e con le parti sociali».
Da ciò deriva anche la scelta di innalzare il limite Isee per la determinazione della fascia di famiglie che hanno diritto alle agevolazioni, portandolo da 25 a 30 mila euro. «Sappiamo infatti – spiega Simonella – che anche famiglie che rientravano nella fascia media nel 2019 (anno di riferimento per il calcolo della Tari 2021) sono già in una situazione di difficoltà che le farà ricadere, in futuro, nel reddito Isee. Anticipando questa tendenza, facciamo in modo che quelle famiglie possano ottenere delle agevolazioni, poiché effettivamente negli anni 20-21 hanno avuto delle difficoltà. Ci stiamo occupando non solo delle fasce che solitamente sono assitite, anche dai servizi sociali, ma della classe media, che può essere andata in sofferenza in questo periodo». In particolare le riduzioni per le famiglie che si trovano nelle fasce da 0 a 5.000 euro e da 5.001 a 10.000 euro restano invariate rispettivamente al 70% e al 50%, mentre aumentano quelle per la fascia dal 10.000 a 20.000 euro (che passa dal 25% al 40%). Nella fascia più alta si ha invece una modifica sia nel limite massimo di reddito, che passa, come detto, da 25.000 a 30.000 euro, sia nella percentuale di riduzione che sale dal 10% al 15%. La delibera riconosce inoltre per il 2021 l’esenzione dall’applicazione della tassa sui rifiuti giornaliera relativa alle occupazioni di suolo pubblico, come i dehors, effettuate dalle imprese di pubblico esercizio.

Tari 2021, un ordine del giorno per sconti alle attività economiche

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