Maxi rissa all’alba fuori dal Miu Discodinner di Mondolfo, quattro ragazzi arrestati: tre sono dell’Anconetano, il quarto, un 23enne originario del Senegal, vive a Tolentino. Nel primo gruppo rientrano due 25enni originari dell’Albania ma residenti nel capoluogo dorico e un dominicano di 33 anni che vive a Jesi.
Sono stati tutti ammanettati ieri mattina dai carabinieri al termine della mattinata di follia che ha portato all’accoltellamento di un ragazzo, al ferimento di due carabinieri del Norm di Fano e al danneggiamento dell’auto di servizio. Il quartetto fermato si trova nel carcere di Villa Fastiggi di Pesaro in attesa dell’udienza di convalida prevista per domani pomeriggio alle 14,30. Tra i reati contestati a vario titolo ci sono rissa, lesioni personali e danneggiamento. Uno dei due albanesi è anche accusato di tentato omicidio per la coltellata sferrata a un africano. Le indagini dell’Arma vanno avanti per cercare di identificare altri ragazzi potenzialmente coinvolti nella bagarre di sangue. Una violenza nata da cause che si stanno cercando di ricostruire (l’ipotesi è una lite tra due comitive) e che, in primis, ha portato all’accoltellamento di un giovane africano, trasportato all’ospedale di Pesaro con una ferita all’addome. Non sarebbe in pericolo di vita. Le immagini e i video dell’inferno scatenatosi a Mondolfo e diffuse sui social sono un misto di violenza, rabbia, urla e richieste disperate di aiuto da parte di alcuni ragazzi, usciti dal locale dopo la fine dell’evento Metropoly of Music, serata che si ripete ogni venerdì, dalla cena fino a colazione. Dai video si vedono almeno tre ragazzi differenti rincorsi e picchiati, anche da terra. Uno ha la camicia intrisa di sangue. Qualcuno, dopo aver assistito all’apice della violenza, intima a un carabiniere: «Devi tirare fuori la pistola». Militari la cui auto è stata accerchiata e la carrozzeria danneggiata a suon di pugni. Un carabiniere è anche stato cinto da un giovane. La difesa dei quattro arrestati è affidata agli avvocati Gabriele Galeazzi, Michele Carluccio, Jacopo Casini Ropa e Marco Romagnoli.
(Redazione CA)
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