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Baby stalker abbadona la comunità,
il pm: «Revoca della messa alla prova»

ANCONA - Si tratta del 18enne arrestato nell'ottobre del 2020 dalla Squadra Mobile assieme ad altri quattro ragazzi con l'accusa di aver perseguitato e minacciato dei coetanei, alcuni gravati da deficit psichici. Per l'imputato, il giudice aveva stabilito un percorso rieducativo di un anno e mezzo. Lo scorso mese, si è allontanato dalla struttura e non è più tornato

 

Abbandona la comunità e non fa più ritorno. Potrebbe peggiorare la posizione del 18enne anconetano arrestato dalla Squadra Mobile nell’ottobre del 2020 assieme ad altri quattro ragazzi con l’accusa di aver perseguitato, tra minacce, botte e richieste di denaro, un gruppo di coetanei, alcuni gravati da deficit psichici. Il 18enne, diventato maggiorenne in primavera e minore all’epoca dei fatti contestati, si è allontanato volontariamente dalla struttura dove era stato collocato dal tribunale dei minori. In comunità avrebbe dovuto seguire il programma di messa alla prova varato dal giudice lo scorso gennaio nell’ambito del procedimento apertosi per i reati di stalking ed estorsione. Al ragazzo era stato imposto di seguire per 18 mesi un percorso rieducativo, fatto di attività di collaborazione con la Caritas, lezioni scolastiche e di un processo di mediazione e riconciliazione con le persone offese. Il bulletto se l’era presa con un ragazzo (sostenuto nel corso del processo dall’avvocato Laura Versace), vittima di estorsioni e minacce tra il settembre del 2019 e lo stesso mese del 2020. Erano contestati, in concorso con un altro ragazzo (maggiorenne all’epoca dei fatti e già condannato dal tribunale ordinario) 17 episodi estorsivi con richieste di denaro che potevano andare da un euro a dieci euro: «Ti tiro un pugno che ti rientrano naso e denti» sarebbe stato detto alla vittima che, oggi, ha 16 anni. La comunità, dopo l’allontanamento del 18enne, ha subito avvisato i servizi sociali e il tribunale dei minori, competente del procedimento. Il pm ha quindi presentato una decina di giorni fa l’istanza per la revoca della messa alla prova. L’udienza per entrare nel merito si terrà il 21 settembre. Altri tre imputati (anche loro minorenni all’epoca dei fatti) stanno seguendo i percorsi delineati dal programma della messa alla prova: per due ragazzi durerà 18 mesi, per un altro 27.

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