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Travolta e uccisa sulla Corinaldese:
autopsia su Jennifer Fiori
Ci sono due indagati

SENIGALLIA - Sono i conducenti delle vetture coinvolte nello schianto avvenuto lunedì pomeriggio e risultato fatale per la 35enne, ex ciclista professionista, che era in sella alla sua moto 125. Domani l'esame autoptico a Torrette e il conferimento dell'incarico a un perito per analizzare la dinamica dell'incidente. L'inchiesta è per omicidio stradale

Lo scenario dell’incidente

Tragico schianto sulla Corinaldese, due indagati per la morte della 35enne Jennifer Fiori. Sono gli automobilisti che, in due momenti differenti, hanno impattato contro l’ex campionessa di ciclismo, deceduta mentre era a bordo di una moto 125 comprata a fine agosto.

Jennifer Fiori

Il reato di omicidio stradale è stato ipotizzato dal pm Valentina Bifulco per un 77enne alla guida di una Alfa Romeo Giulietta: la vettura, uscendo da una strada secondaria, avrebbe urtato la moto di Jennifer, facendola sbalzare sulla corsia opposta dove stava sopraggiungendo una Fiat Panda guidata da una 28enne, anche lei indagata. Stando alla ricostruzione della Polizia Stradale, l’utilitaria avrebbe impattato contro il corpo della 35enne. Tutti i mezzi coinvolti nel sinistro sono stati sequestrati. Domani, intanto, le prime mosse dalla procura in fatto di accertamenti. Verrà eseguita all’obitorio dell’ospedale di Torrette l’autopsia sulla salma di Jennifer. E verrà anche dato mandato a un ingegnere di stilare una relazione sulla dinamica dell’incidente, avvenuto mentre la moto della 35enne procedeva da Senigallia in direzione Corinaldo. La famiglia della vittima è assistita dai legali Maurizio e Ruggero Benvenuto: nomineranno dei loro consulenti per poter partecipare agli approfondimenti tecnici ordinati dalla procura. Uno dei probabili quesiti dell’accertamento autoptico (verrà eseguito dal professor Adriano Tagliabracci) sarà quello di capire se il decesso sia avvenuto a seguito del primo o del secondo urto. Di certo c’è che Jennifer era già esanime quando sono arrivati sul posto i soccorritori. Hanno provato per circa mezz’ora la rianimazione, ma per l’ex campionessa di ciclismo (un passato nel team della Fassa Bortolo e la partecipazioni a diverse competizioni internazionali) non c’era più nulla da fare. Lascia i genitori, il fratello maggiore e tutti i colleghi del mondo del ciclismo, sua passione da quanto aveva 7 anni.

(fe.ser)

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