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Green Pass obbligatorio:
«Al cantiere navale
500 persone non vaccinate»

ANCONA - Il segretario Fiom-Cgil di Ancona, Tiziano Beldomenico, ha chiesto un incontro al prefetto: «Gli operai della cantieristica dovrebbero fare due tamponi a settimana ad un costo di 120 euro al mese prendendo stipendi non altissimi. Si rischiano problemi di ordine pubblico»

Tiziano Beldomenico

 

La giornata del 15 ottobre non potrebbe essere “facile” per i lavoratori della cantieristica portuale. Ciò, per il fatto che 500 operai non sono vaccinati e, allo stesso tempo, che proprio da quel giorno sarà obbligatorio il Green Pass o il tampone fatto a spese proprie.
Proprio per questo motivo il segretario Fiom-Cgil di Ancona, Tiziano Beldomenico ha «chiesto un incontro con il prefetto di Ancona e spero – ha detto tramite l’Agenzia Dire – di avere novità già nelle prossime ore».
Gli operai al momento non vaccinati dovrebbero infatti sottoporsi, due volte a settimana, al tampone.
«Tra Fincantieri e le ditte in appalto – prosegue – i lavoratori del settore sono circa 4mila su oltre 7mila che lavorano nell’ambito portuale dorico. Tra i 4mila i non vaccinati saranno nell’ordine di 500 circa. Se si danno appuntamento venerdì mattina davanti all’entrata dei cantieri per bloccare chi vuole andare a lavorare rischiano di esserci dei problemi di ordine pubblico. E poi – si domanda – che succede? Ci mettiamo a fare la guerra tra poveri?».
Beldomenico aggiunge poi come «la prima richiesta avanzata a Fincantieri è stata quella di mettere a disposizione tamponi gratuiti ma l’azienda si è rifiutata. Poi abbiamo chiesto la possibilità di utilizzare spazi, già presenti dentro gli stabilimenti, per far venire medici che avrebbero effettuato i tamponi a prezzi calmierati ma anche in questo caso la risposta è stata ‘no’. Il problema per i lavoratori non vaccinati – continua – è anche legato alle difficoltà di riuscire a fare i tamponi dato che laboratori e farmacie sono pieni di prenotazioni. Senza contare che due tamponi a settimana costano 120 euro al mese e non parliamo di stipendi altissimi, a volte intorno ai 1.000 euro. Diventano costi insostenibili».
Intanto il Viminale ha inviato ieri una circolare alle imprese portuali invitandole a mettere a disposizione dei lavoratori non vaccinati tamponi rapidi gratuiti. Una notizia che «è buona, ma è solo una raccomandazione non una legge. Vediamo se alla luce anche di questa circolare il prefetto potrà farsi da mediatore tra le parti. La verità è che il Governo avrebbe dovuto varare una legge sull’obbligo vaccinale. Così si sarebbe risolto il problema».

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