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Emergenza Covid:
blocco ferie a Torrette
Nei reparti 51 pazienti positivi

ANCONA - La dirigenza degli Ospedali Riuniti ha deciso di prendere tale decisione dopo l'aumento di contagi. Niente riposi per il personale medico, infermieristico e Oss fino a nuovo ordine. Nelle ultime due settimane, nella cittadella sanitaria i ricoveri sono gradualmente aumentati

Un’ambulanza al pronto soccorso di Torrette (Archivio)

 

L’aumento dei contagi da Covid blocca le ferie del personale medico, infermieristico e Oss di Torrette.
La notizia è arrivata questa mattina tramite una circolare da parte degli Ospedali Riuniti, firmata dal direttore generale Michele Caporossi e dal direttore sanitario Arturo Pasqualucci.
«In relazione all’incedere crescente della pandemia – viene riportato – e alle necessità di implementazione di personale nelle Sod per la gestione della pandemia stessa, si rende necessario un intervento straordinario ed urgente di blocco delle ferie del personale medico, infermieristico ed Oss».
Nella circolare viene inoltre disposto che il blocco delle ferie per il personale proseguirà fino «a rivalutazione dell’andamento pandemico e/o in presenza di integrazioni di organico in funzione dell’acquisizione di nuove risorse». La decisione del blocco ferie è stata presa dopo l’aumento dei contagi registrati nelle ultime due settimane. Solo oggi, sono stati contati in tutta la regione 2.147 nuovi casi. Sul fronte delle ospedalizzazioni, c’è una crescita costante dei ricoveri ma non ancora emergenziale. Attualmente, l’ospedale regionale di Torrette sta gestendo nei vari reparti 51 pazienti: 15 in terapia intensiva, 10 in sub intensiva e 26 a malattie infettive. Due pazienti positivi al Covid si trovano al pronto soccorso. Due settimane fa, il 22 dicembre 2021, i ricoveri erano 44, dunque 7 in meno rispetto a quelli conteggiati oggi (8 in terapia intensiva e 36 a malattie infettive). C’è però da dire che non era stata ancora riaperta la terapia sub intensiva e che nel giro di due settimane sono raddoppiati i pazienti che necessitano di avere cure in terapia intensiva.

(Redazione CA)

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