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Senza mascherina e licenza:
il club viene chiuso per 20 giorni

ANCONA - I poliziotti della squadra Pasi e della Divisione Anticrimine hanno adottato il provvedimento firmato dal questore Cesare Capocasa nei confronti del locale già chiuso precedentemente a seguito di una rissa

La polizia sul posto

E’ stato chiuso su disposizione del questore Cesare Capocasa, per 20 giorni, il night club Blue Moon di Vallemiano.
Il provvedimento è scattato a seguito degli accertamenti di polizia amministrativa effettuati lo scorso 14 gennaio, quando venne effettuato un controllo amministrativo finalizzato alla verifica del rispetto delle norme anti pandemia e della disciplina del Testo Unico di Sicurezza.
Già in quell’occasione venne disposta la chiusura per 5 giorni poiché il barista non indossava la mascherina. Ai due poliziotti entrati, fintisi clienti, non venne inoltre chiesto il Green Pass. Infine, vennero riscontrate ulteriori violazioni per mancanza di licenza.
Gli accertamenti hanno infatti permesso di verificare come il locale sia ufficialmente un bar dotato solo di licenza per somministrazione di alimenti e bevande, mentre in realtà era stato trasformato in un vero e proprio “Night club”, senza avere l’apposita licenza per pubblico spettacolo.
In quel 14 gennaio infatti, il direttore di sala aveva accolto i poliziotti in borghese comunicando che avrebbe immediatamente fatto arrivare le ragazze impiegate nel locale, spiegando inoltre che per una consumazione senza ragazze il costo sarebbe stato di 10 euro mentre con il loro intrattenimento, in alcune piccole stanze ‘privé’ collocate in un punto del locale illuminato da luci rosse, il prezzo sarebbe stato di 20 euro.
Tre ragazze si avvicinarono subito, presentandosi ai poliziotti ribadendo il listino.
Gli agenti hanno poi verificato che nel locale vi era una sala allestita con impianto stereo e musica da intrattenimento, luci stroboscopiche e soffuse oltre a uno spazio in cui una delle ragazze diceva che si sarebbe potuto anche ballare.
In un’altra area erano stati invece creati alcuni camerini, con luce rossa fioca, arredati come ‘privé’ con tende all’ingresso e, all’interno, dei divanetti e tavolini che servivano per ospitare i clienti con le ragazze per trascorrere momenti riservati dal resto delle persone presenti.
A ulteriore dimostrazione, da accertamenti effettuati dalla Divisione Pasi, è emerso come nel sito del social Facebook che pubblicizza il locale, compariva la scritta «posto caldo ed accogliente per ogni evento e persona. Vi aspettiamo al locale con musica, cocktail e dolci compagnie per tutti i gusti…» e che i clienti, per eventuali contatti, potevano chiamare un numero di cellulare apposito.

L’avviso affisso dalla polizia

Sempre lo stesso locale era stato anche chiuso lo scorso 8 ottobre per decisione del questore, poiché qualche giorno prima una Volante era intervenuta a seguito di una rissa nella quale erano rimaste coinvolte numerose persone, scaturita per futili motivi all’interno e terminata all’esterno.
Sette clienti, tutti con numerosi precedenti penali, vennero trovati sul posto, riversi in strada e sanguinanti, con evidenti segni di violenza, tali da rendere necessario l’intervento del 118.
Nei confronti delle 7 persone coinvolte nella rissa la Divisione Anticrimine, sotto la direzione della dirigente Marina Pepe, aveva subito disposto altrettanti Daspo Urbani firmati dal questore.
Anche prima dello scorso ottobre, all’interno del night si erano verificati dei fatti che avevano destato forte preoccupazione come il 15 luglio quando la Volante era dovuta intervenire per una accesa lite tra un cliente e il personale del locale. Il cliente venne trovato sanguinante in viso.
Oltre alla chiusura attuale, l’Ufficio Pubblico Spettacolo del Comune di Ancona, a seguito alla segnalazione della polizia, ha emesso nei confronti del titolare del locale l’Ordinanza di cessazione immediata di ogni attività di pubblico spettacolo.
L’Ispettorato del Lavoro, a sua volta, a seguito degli accertamenti ha emesso un’ordinanza di cessazione dell’attività per “lavoro irregolare”, che è stata successivamente revocata, poiché il titolare ha sanato la posizione lavorativa della dipendente irregolare, versando 2.500 euro, corrispondente alla relativa sanzione amministrativa.

Senza mascherine e Green Pass: chiuso un night club Mancava anche la licenza

 

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