facebook rss

Covid, 2.881 nuovi casi nelle Marche
Nove ricoveri in più, quattro i morti

I DATI - Nelle ultime 24 ore sono è tornato a salire il numero di pazienti in area medica, con una percentuale di occupazione di posti letto di nuovo al 30%. Lutti a Fabriano e Santa Maria Nuova. Dopo una fase di forte decremento dall'osservatorio epidemiologico regionale si registra un appiattimento del calo. Previsioni di flessioni in questa settimana del 5-10%. Incidenza al 38,1%

 

Sul fronte ospedaliero, tornano a salire i ricoveri. Nelle ultime 24 ore, infatti, a fronte di due pazienti in meno in terapia intensiva ce ne sono stati 11 in più in area medica, con un saldo totale di +9 quindi. Ad oggi i pazienti Covid dunque nelle Marche salgono a 352: 42 in terapia intensiva con una percentuale di occupazione di posti letto pari al 14% e 310 in area medica con una percentuale di occupazione di posti letto che è tornata al 30%. A questi si aggiungono 47 persone nei pronto soccorso. Quattro infine i morti: una 92enne di Colli al Metauro, una 92enne di Fermo, una 80enne di Fabriano e un 93enne di Santa Maria Nuova.

***

Sono 2.881 i nuovi casi di Covid nelle Marche. Nelle ultime 24 ore sono stati sottoposti a tampone 9949 persone: 7.568 nel percorso nuove diagnosi e 2381 nel percorso guariti. L’incidenza dei positivi è al 38,1%, mentre il tasso cumulativo di contagi ogni 100mila abitanti a 1.143. «Siamo in una fase di stabilizzazione della decrescita – fanno sapere dall’osservatorio epidemiologico regionale – dopo una prima fase di forte riduzione dell’incidenza. Adesso siamo in una fase di appiattimento della flessione, con questo andamento fletteremo del 5/10% alla settimana». La provincia che ha fatto registrare più contagi è Ancona (772), seguono: Macerata (632), Pesaro-Urbino (585), Ascoli (409), Fermo (373) e 110 da fuori regione. Di questi, circa un terzo (824) sono tra under 18. A seguire la fasci di popolazione tra 25-44 anni (728), tra 45-59 anni (674), 518 tra over 60. I sintomatici sono 475. 



Articoli correlati

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X