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Il Centro NeMo è realtà, Saltamartini:
«Giornata storica per le Marche» (Foto)

ANCONA - Le 14 differenti specialità cliniche presenti in reparto accompagneranno la persona in ogni fase della malattia: dalla diagnosi, all’attivazione dei percorsi di cura e riabilitazione, ai controlli e follow-up periodici. Sono 12 i posti letto per i ricoveri ordinari, 2 per i day hospital. L'assessore regionale alla Sanità: «Auspichiamo ora una stretta integrazione fra assistenza e ricerca per lo sviluppo di terapie innovative»

Il taglio del nastro del Centro

Il Centro NeMo è diventato realtà. «Quello che fino a pochi mesi fa era una speranza oggi lo tocchiamo con mano. E’ una giornata storica e carica di emozione. A luglio 2021 abbiamo messo il primo mattone e mi ero augurato che questo diventasse qualcosa di concreto: oggi ci siamo, ed in tempi brevi».

La presentazione del Centro NeMo

E’ quanto ha dichiarato questa mattina l’assessore regionale alla Sanità, Filippo Saltamartini, in occasione dell’inaugurazione ad Ancona, negli spazi dell’ospedale regionale di Torrette, del Centro NeMo, una struttura altamente specializzata nella cura e nella ricerca per le malattie neurodegenerative e neuromuscolari che fa parte di una rete nazionale. Il Centro nasce per rispondere al bisogno di cura di una comunità di pazienti composta da oltre 1.000 bambini e adulti marchigiani, ai quali si uniscono circa 2.200 persone delle regioni limitrofe. Si tratta di malattie degenerative, come la Sclerosi laterale amiotrofica (Sla), l’Atrofia muscolare spinale (Sma) e le distrofie muscolari.

«La sensibilità della Regione Marche, nei confronti della presa in carico delle malattie neuromuscolari – ha continuato Saltamartini – costituisce un obiettivo ineludibile della nuova politica sanitaria. Auspichiamo ora una stretta integrazione fra cura, assistenza e ricerca per lo sviluppo di terapie innovative che, nel tempo, contribuiscano alla migliore qualità di vita possibile per la persona con patologia neuromuscolare, sia in età infantile-adolescenziale che in età adulta, rallentando la progressione della malattia e prevenendo le complicanze più gravi».

Situato al quinto piano dell’ospedale di Torrette, con i suoi 880 mq, 12 posti letto per il ricovero ordinario, 2 per i servizi di day hospital e ambulatoriali, 1 palestra riabilitativa e 2 sale comuni studiate per rilassarsi ma anche per dedicarsi alla vita di relazione, il reparto sarà diretto dalla dottoressa Michela Coccia. Le 14 differenti specialità cliniche presenti in reparto accompagneranno la persona in ogni fase della malattia: dalla diagnosi, all’attivazione dei percorsi di cura e riabilitazione, ai controlli e follow-up periodici.

«L’avvio dell’attività del progetto NeMO – ha concluso l’assessore Saltamartini – è un esempio di come la sanità pubblica trovi energie nuove dalla collaborazione con associazioni così importanti come NeMO e dalla solidarietà dei privati. Il taglio del nastro rappresenta un traguardo importante per la comunità dei pazienti marchigiani e della costa adriatica, che avranno un centro di eccellenza per la gestione della malattia, restando partecipi del loro percorso di cura. Un centro che diventerà punto di riferimento non solo per le Marche ma anche per le altre regioni. Il progetto permetterà inoltre ai pazienti di evitare sacrifici e lunghi viaggi per accedere ai trattamenti, migliorando la qualità di vita dell’intero nucleo familiare».

(Redazione CA)

Da sinistra: l’assessore Saltamartini e il dg di Torrette Michele Caporossi

Al centro il direttore amministrativo di Torrette Antonello Maraldo

Al centro il rettore Univpm Gian Luca Gregori

 

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