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Export in ripresa nelle Marche
Sistema moda al rallentatore
con gli occhi puntati alla guerra

ECONOMIA - «Il 2021 si chiude  con un +17,8%, in linea con il dato medio italiano, anche se i valori dell’export permangono inferiori rispetto al 2019 (-3,7%)». Questo quanto emerge dall’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo

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Export dei distretti delle Marche in ripresa ma ancora lontani dai livelli raggiunti nel 2019. «Il 2021 si chiude  con un +17,8%, in linea con il dato medio italiano, anche se i valori dell’export permangono inferiori rispetto al 2019 (-3,7%), a causa principalmente dei ritardi del Sistema moda». Questo quanto emerge dall’analisi della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo secondo cui, comunque, nel 2021 tutti i distretti regionali risultano in crescita rispetto al 2020 e 5 su 9 sono già oltre i livelli di export del 2019. Con la spada di Damocle del conflitto russo-ucraino che incombe sulle performance del 2022. «La Russia – prosegue Intesa –  è il quarto mercato di sbocco per i distretti marchigiani, l’Ucraina il venticinquesimo. I distretti maggiormente esposti sono quelli dell’Abbigliamento, delle Calzature di Fermo, delle Cucine di Pesaro e delle Cappe aspiranti e degli elettrodomestici di Fabriano».
Ma vediamo i dati nel dettaglio. In rimonta le esportazioni dei distretti del Sistema Moda (+11,3%), tutti in crescita rispetto al 2020: Jeans valley del Montefeltro (+24,4%), Calzature di Fermo (+14,4%), Pelletteria di Tolentino (+13,4%) e Abbigliamento marchigiano (+9,3%). Sono però tutti lontani dai livelli 2019 (Tolentino -25,1%, Fermo -15,3%, Abbigliamento marchigiano -14,2%, Montefeltro -7,1%).

In evidenza la buona resilienza del Sistema Casa: entrambi i distretti, secondo la direzione Studi e Ricerche di Intesa, mostrano performance brillanti e superano i livelli di esportazioni anche del 2019. Le Cappe aspiranti ed elettrodomestici di Fabriano (+26,2% la variazione rispetto al 2020) registrano un forte aumento dei flussi verso tutti i principali mercati di riferimento, con un contributo particolarmente rilevante da parte di Stati Uniti, Francia, Polonia, Spagna, Regno Unito, Paesi Bassi e Germania. Cresce a doppia cifra anche il distretto delle Cucine di Pesaro (+12,3%), trainato dai mercati tedesco, francese, statunitense e canadese. Entrambi i distretti hanno ampiamente superato i livelli preCovid (rispettivamente +13% e +11,3%).

In forte ripresa le esportazioni delle Macchine utensili e per il legno di Pesaro (+25,8%): è stata premiante la crescita negli Stati Uniti, in Polonia e in Francia, primi tre mercati di sbocco del distretto; il distretto ha inoltre ampiamente superato i livelli di export del 2019 (+11,8%).
In territorio positivo anche il distretto degli Strumenti musicali di Castelfidardo (+17,3%), grazie alla crescita in Tunisia, Svezia, Cina, Germania, Francia, Stati Uniti e Hong Kong; si registrano risultati migliori rispetto al 2019 (+5,8%).
In recupero anche il Cartario di Fabriano (+10,8%), anche rispetto al 2019 (+1,7%), grazie ai flussi verso la Grecia, il Regno Unito, la Spagna, gli Stati Uniti e la Turchia.

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Alessandra Florio

«I dati dell’export distrettuale 2021 descrivono un sistema economico in ripresa: per dare forza alla ripartenza post pandemia, superando questa fase di incertezza legata agli effetti del conflitto russo-ucraino, è ancor più importante incentivare gli investimenti in transizione ambientale e digitale e valorizzare i rapporti di filiera. Proprio questi asset, in coerenza con il Pnrr, sono non a caso al centro dell’accordo sottoscritto da Intesa Sanpaolo con Confindustria che mette a disposizione delle imprese delle Marche un plafond di 5,5 miliardi di euro – sottolinea Alessandra Florio, direttrice Regionale Emilia-Romagna e Marche di Intesa Sanpaolo -. Consapevoli che ora molte aziende affrontano esigenze di liquidità legate all’aumento del costo dell’energia e delle materie prime abbiamo inoltre messo a disposizione nuove misure finanziarie per supportare le Pmi energivore e quelle il cui fatturato potrebbe risentire maggiormente del calo delle esportazioni, specie verso Russia e Ucraina».

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Buono l’andamento dell’export sui mercati maturi (+17,2%) nel 2021 rispetto al 2020, grazie al traino di Francia e Stati Uniti. In crescita anche le esportazioni verso la Germania e la Spagna, anche se risultano ancora sotto i livelli 2019. Lievemente più accentuato l’aumento delle vendite sui nuovi mercati (+18,7%), guidati dagli ottimi risultati ottenuti in Cina e Polonia.

 

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