La mappa degli avvistamenti tra il 2020 e il 2022
di Luca Capponi
«Vista la frequenza degli avvistamenti negli ultimi anni, non è escluso che gli orsi presenti in zona possano essere due». Ad affermarlo è Simone Gatto, biologo naturalista e grande esperto in materia (è sua la seguitissima pagina Facebook “Camoscio Sibillini”) che ad ogni segnalazione aggiorna pazientemente la sua “orso mappa”. Mappa che è cambiata parecchio da una quindicina di giorni a questa parte, con un esemplare di orso marsicano sorpreso a scorrazzare tra Fiastra, Montefortino e Montegallo, con tanto di arnie distrutte, ma soprattutto dopo il video, divenuto subito virale, in cui il mammifero viene ripreso mentre corre lungo la galleria di Forca Canapine, a due passi da Arquata.
L’orso avvistato lungo la galleria di Forca
«Quella raccolta all’imbocco traforo è una testimonianza eccezionale -conferma Gatto-. Si tratta quasi sicuramente di un maschio isolato in dispersione che ha trascorso l’inverno e il conseguente letargo tra Monti Sibillini o sulla Laga. Adesso si è risvegliato, è il periodo di iperfagia, quindi l’animale tende a mangiare tanto. Inoltre vanno anche in calore, e ciò li porta a muoversi moltissimo, arrivano a raddoppiare il loro areale fino a 300-400 chilometri quadrati. Vista la mancanza di femmine in zona, è probabile che stia girando in cerca di una. Per quanto riguarda il cibo, distrugge sì le arnie, ma se capita mangia anche carogne e ciliegie mature».
«Ripeto, data la ripetizione degli avvistamenti non è detto che non ce ne sia più di uno, e che siano entrambi maschi, poiché le femmine tendono a spostarsi molto meno -continua Gatto-. Il maschio invece può spaziare dal Terminillo fino appunto a Laga e Sibillini. Se sono in due, tendono a stare alla larga fra loro, paradossalmente il pericolo è più per la femmina perché il maschio può uccidere i cuccioli per rimandarla in calore».
«In caso di incontro a piedi, naturalmente, meglio rimanere fermi e aspettare che se ne vada -è l’avvertimento-. Se ci si trova in un punto chiuso è indicato non andargli incontro né provare a fare foto o filmati col telefono, l’orso infatti può diventare pericoloso se non trova una via d’uscita mentre se sta in un ambiente aperto non ci sono problemi. Se l’incontro avviene in auto, prima di tutto occorre rispettare i limiti di velocità, poi dargli il tempo di attraversare o di tornare in natura, senza paura perché il 99% delle volte l’orso marsicano scappa».
«L’orso è imprevedibile, quello marsicano se inizia a camminare può percorrere anche 20-30 chilometri in linea d’aria, quindi nel giro di un giorno può svariare, ad esempio, tra Norcia e Cascia, tornare indietro o andare verso Rieti o l’Abruzzo -conclude Gatto-. Se come sembra ha passato l’inverno in zona, è probabile rimanga qui ancora per un po’, ma se non trova modo per accoppiarsi potrebbe tornare verso l’Abruzzo centrale, sul Velino o sui Simbruini, dove ci sono femmine».
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