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Scoperte cybertruffe ‘Man in the middle’
per 240mila euro: una denuncia

FABRIANO - Gli agenti del Commissariato, dopo aver individuato una prima truffatrice, stanno lavorando a un secondo caso

I poliziotti del Commissariato di Fabriano (Archivio)

Aveva commesso una truffa ai danni di due società fabrianesi, operanti nel settore automobilistico e assicurativo, nonché reati di violazione, sottrazione e soppressione di corrispondenza e sostituzione di persona.
Con queste accuse, i poliziotti del Commissariato di Fabriano hanno denunciato una 30enne nigeriana residente a Torino.
I poliziotti, a seguito di una serie di indagini sono riusciti a ricostruire la vicenda scoprendo che tutto era iniziato attraverso un’abusiva intromissione nella corrispondenza e-mail intercorsa tra le due società, secondo lo schema di cyber-truffa nota come ‘Man-in-the-middle’ o ‘Uomo nel mezzo’.
In pratica la donna è riuscita a ‘captare’ la corrispondenza elettronica tra i due, di natura commerciale.
Successivamente ha iniziato una paziente attività di osservazione “silenziosa” delle mail scambiate tra le aziende in attesa che il messaggio di posta elettronica, contenente il codice Iban su cui versare la somma, giungesse nella casella di posta del debitore.
E’ questo il momento in cui la nigeriana è intervenuta per sostituirlo con il proprio codice Iban. Ovviamente le vittime erano ignare di tutto, realizzando quanto accaduto solo quando il creditore si è rivolto direttamente al debitore per la riscossione delle somme. Quest’ultimo però, a sua volta, ha mostrato le ricevute dei pagamenti effettuati sui conti indicati via mail.
Solo a questo punto i truffati hanno compreso che una terza persona aveva hackerato le rispettive caselle di posta elettronica operando quindi in maniera truffaldina che, nel loro caso, è “costata” la somma di 40mila euro.
Ma i poliziotti hanno lavorato anche a una seconda truffa di questo tipo e, a denunciarla, è stato l’amministratore di un’importante società estera con sede secondaria a Fabriano.
In questo caso, il ‘man-in-the-middle’, dopo aver hackerato la casella di posta elettronica della succursale italiana, si è abilmente sostituito all’amministratore della società anche attraverso una corrispondenza telefonica inducendo in errore il procuratore della filiale italiana ad effettuare una serie di versamenti su conti esteri per un ammontare di 200mila euro.
La polizia di Fabriano, che sta seguendo le indagini per identificare gli autori del reato, invita tutti gli operatori economici e le persone impiegate in transazioni on-line a prestare particolare attenzione a tutte quelle circostanze che possono essere sintomatiche di un possibile raggiro e ad accertarsi dell’effettiva titolarità del conto sul quale corrispondere le somme, prima di procedere al pagamento. Tenendo a mente che sistemi facilmente penetrabili e che diventano i canali privilegiati per la realizzazione di cyber-truffe sono i sistemi di messaggistica telefonica e di web-mail, ricorda che garantisce, invece, più elevati standard di sicurezza la corrispondenza via Pec.
Nel caso scoperto dai poliziotti di Fabriano, la donna denunciata sarà segnalata all’Ufficio Immigrazione della questura di Torino per l’adozione dei provvedimenti amministrativi in capo al permesso di soggiorno posseduto.

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