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Calo dei volumi produttivi,
Electrolux annuncia riassetto ed esuberi:
saranno 13 a Cerreto d’Esi

LAVORO - Ieri l’incontro tra la direzione centrale dell'azienda ed il coordinamento sindacale per illustrare il piano di riduzione costi che porterà ad un numero di 222 eccedenze in tutto il Gruppo, nello stabilimento marchigiano si parla di 5 nelle funzioni impiegatizie e 8 tra gli operai. Pullini (Fiom): «L’unica strada percorribile è l’uso degli ammortizzatori sociali conservativi con eventuale previsione di uscite volontarie». Ficco (Uilm): «A Cerreto il 2022 si chiuderà a 118 mila pezzi e nel 2023 se ne prevedono 132.000»

Electrolux, nel piano di riduzione costi coinvolto anche lo stabilimento di Cerreto d’Esi a causa della contrazione di volumi. Nella giornata di ieri, 28 novembre, si è tenuto l’incontro tra la direzione centrale dell’Electrolux ed il coordinamento sindacale durante il quale l’azienda ha illustrato l’annunciato piano di riduzione costi che, legato al calo di volumi produttivi che coinvolge l’intero settore dell’Elettrodomestico, porta ad un numero di 222 eccedenze in tutto il Gruppo, per quanto concerne l’Italia.

Piepaolo Pullini

«Anche lo stabilimento di Cerreto d’Esi viene coinvolto con un numero di 5 eccedenze nelle funzioni impiegatizie (quadri ed impiegati ) e 8 tra gli operai. – sottolinea in una nota Pierpaolo Pullini della segreteria Fiom di Ancona – A questi si vanno ad aggiungere i contratti di somministrazione che non sono stati rinnovati. Tutto questo è sicuramente causato dal forte calo di vendite nel settore, soprattutto nel mercato europeo e non solo, ed anche le previsioni per il 2023 sono molto caute, per quanto in miglioramento per il sito marchigiano. La Fiom di Ancona ritiene importantissima la conferma degli investimenti previsti, così come l’entrata a regime delle “zero immissioni” per lo stabilimento di Cerreto d’Esi e dichiara fin d’ora che l’unica strada percorribile per la gestione di qualsiasi esubero è l’uso degli ammortizzatori sociali conservativi con eventuale previsione di uscite volontarie, favorendo soprattutto chi può raggiungere i requisti pensionistici nel corso dei due anni. E’ fondamentale la messa in sicurezza delle fabbriche dell’elettrodomenistico senza che si verifichino traumi sociali ed occupazionali»

Gianluca Ficco, segretario mazionale Uilm

«Prosegue il confronto con Electrolux per escludere licenziamenti in tutti i siti e concordare l’investimento a Solaro» aggiunge Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm e responsabile del settore elettrodomestici. «Nell’incontro tenutosi ieri a Saronno (Varese), innanzitutto sono state date ulteriori informazioni – spiega Ficco – sulle ricadute sull’Italia del piano di ristrutturazione globale. Più in particolare ci saranno fra impiegati e dirigenti 101 eccedenze, di cui 19 a Forlì, 40 a Pordenone, 25 a Susegana, 10 a Solaro, 5 a Cerreto, 2 ad Assago. Per quanto riguarda i volumi, a Porcia il 2022 si chiuderà con 685.000 pezzi e nel 2023 se ne prevedono 720.000; a Forlì il 2022 si chiuderà con 1.570.000 pezzi e se ne prevedono 1.450.000 nel 2023; a Solaro il 2022 si chiuderà con 780.000 pezzi e se ne prevedono nel 2023 sempre 780.000, ma con una maggiore differenza stagionale fra l’inizio e la fine dell’anno; a Susegana il 2022 si chiuderà con 785 mila pezzi e nel 2023 se ne prevedono 700.000; a Cerreto il 2022 si chiuderà a 118 mila pezzi e nel 2023 se ne prevedono 132.000. Di conseguenza si prevedono fra gli operai 121 eccedenze così distribuite: 77 a Forlì, 36 a Porcia, di cui una decina al magazzino ricambi, 8 a Cerreto. Questo quadro non consentirà stabilizzazioni dei lavoratori attualmente con contratto temporaneo, salvo specifiche assunzioni per particolari profili, e comporterà la necessità di cassa integrazione».

Di positivo – secondo Ficco – c’è che la Direzione aziendale ha dichiarato di non voler procedere ad atti unilaterali.«Come sindacato abbiamo già dichiarato di poter condividere percorsi di uscita incentivati esclusivamente volontari e ammortizzatori sociali esclusivamente conservativi. Chiediamo anche di concordare un diritto di precedenza sulle future assunzioni per i lavoratori temporanei che non sono stati o che non saranno confermati». La seconda parte dell’incontro è stata dedicata alla trattativa per l’investimento ipotizzato a Solaro per la allocazione della nuova piattaforma di lavastoviglie. «La Direzione aziendale ha dichiarato che, a fronte dell’incremento del gettito orario a 118 pezzi ora, è pronta a fare interventi che riducano le postazioni lavorative con posizioni o operazioni ergonomicamente più gravose, nonché quelle con livelli di saturazione più alti. Inoltre a regime ci sarebbero 60 assunzioni». L’incremento da 90 a 118 pezzi è considerato dal sindacato troppo elevato ed è stato chiesto che sia ridotto.

 

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