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Fabriano, approvato il nuovo bilancio:
le opposizioni consiliari non lo votano

IN AULA - Ieri sera deliberato il nuovo strumento economico-finanziario. Danilo Silvi (FdI): «Le rette aumentano, come la tassa rifiuti e l’abbonamento dei parcheggi. Proprio perché la crisi morde sono dell’idea che la maggioranza avrebbe dovuto inventarsi qualcosa per recuperare fondi»

Danilo Silvi

 

 

Approvato a maggioranza, 14 sì e 5 no, il nuovo Bilancio di previsione del comune di Fabriano. «Come opposizione abbiamo votato no» afferma Danilo Silvi, consigliere comunale di Fratelli d’Italia che insieme agli altri gruppi di minoranza ieri sera in aula ha espresso voto contrario. «È stato un consiglio ‘dittatoriale’ perché il presidente del consiglio Balducci durante i lavori non mi ha permesso di affrontare il tema del turismo in quanto considerato “lungo”. – attacca Silvi in una nota – Sono stato interrotto durante il mio intervento: stavo spiegando i due emendamenti che avevo presentato su turismo e cultura per complessivi 48.500 euro. Forse – aggiunge Danilo Silvi – era un discorso troppo dettagliato che offriva molte idee su come migliorare la nostra città in questi due settori strategici. Anche i miei due emendamenti sono stati bocciati: per fortuna che questa Giunta e questa maggioranza hanno a cuore la cultura e il turismo».

Durante l’intervento sulle dichiarazioni di voto Silvi ha spiegato perché non ci sarebbe stato il voto positivo di Fratelli d’Italia. «Sono consapevole che anche gli enti pubblici sono in difficoltà con minori entrate e maggiori uscite, sia per le utenze che altre voci in capitolo. Sono, però, dell’idea che non possono essere sempre i cittadini a pagare i problemi dei Comuni. – ha sottolineato Silvi – Le rette aumentano, la tassa rifiuti aumenta, l’abbonamento dei parcheggi aumenta. Proprio perché la crisi corrode sono dell’idea che questa maggioranza avrebbe dovuto inventarsi qualcosa per recuperare fondi, tagliando le spese della cittadinanza, non prelevando più soldi. Magari evitando di aumentare gli stipendi, per legge, di sindaco e assessori che potrebbero lavorare, per il bene della città, decurtando il compenso del 50%. In questo bilancio non ci sono nemmeno premi per incentivare la natalità o le famiglie numerose».

«In questo momento storico chiedere ai cittadini ulteriori sacrifici, più di quelli che già fanno, è fuori luogo. – ha proseguito il consigliere di FdI – Sono, però, disponibile, ad approfondire le questioni in ambito turistico e culturale. Sono temi importanti per la rinascita del nostro territorio che ha bisogno di fondi e di investimenti per poter superare le difficoltà ed iniziare a guadagnare da un settore che ha fatto la fortuna anche di tante città che, a conti fatti, hanno meno cose di noi, ma più affluenze. Quegli emendamenti, infatti, sono un po’ di ossigeno per due settori che dobbiamo iniziare a considerare strategici. Voto no al bilancio, voto no a questa giunta che si è posta in modo diverso da come aveva anticipato in campagna elettorale».

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