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Giornalismo, il presidente dell’Ordine:
«Con la riforma Cartabia ci sentiamo
espropriati della nostra professionalità»

ASSEMBLEA regionale dell'Ordine ad Ancona. Conferita la tessera ad honorem a Michele Mirabella. Franco Elisei: «Siamo tenuti al rispetto di moltissimi diritti rischiando in prima persona. Oggi possiamo dire che sarà il magistrato a decidere se la notizia sia di interesse pubblico»

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di Nunzia Eleuteri 

Si è svolta questa mattina al teatro ridotto delle Muse di Ancona, l’assemblea regionale dei giornalisti delle Marche. A portare i saluti istituzionali della città, l’assessore comunale del capoluogo di regione, Paolo Marasca, che ha incentrato il suo intervento sull’importanza della professione: «C’è chi troppo spesso confonde la comunicazione con l’informazione. È diventato, oggi più che mai, vitale difendere la professione giornalistica perché significa garantire alla comunità un servizio essenziale. Mettendo a rischio questo mestiere – ha sottolineato l’assessore al comune di Ancona – si mette a rischio tutta la comunità. C’è una responsabilità in più di cui tener conto. Essere un giornalista non significa solo utilizzare correttamente uno strumento ma sentirsi a servizio di una comunità intera. Buon lavoro quindi a tutti i presenti».

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Da destra, Franco Elisei, Michele Mirabella e Stefano Fabrizi

A riprendere il discorso sull’importanza della professione, il presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, Franco Elisei: «Siamo tenuti al rispetto di moltissimi diritti rischiando in prima persona. Le querele sono i rischi più comuni che corriamo ed oggi, purtroppo, possiamo dire di sentirci in parte espropriati della nostra professione poiché, secondo la riforma Cartabia, sarà il magistrato a decidere se la notizia sia di interesse pubblico. Il decreto decide anche sul diritto all’oblio (che si scontra senza ombra di dubbio con il diritto di cronaca – ndr) determinando l’impossibilità di lasciare traccia di un fatto, di attingere a fonti storiche o comunque a notizie pubblicate negli anni passati».

Tante le criticità evidenziate dal presidente dell’Ordine marchigiano: «Siamo in ‘mediamorfosi’ e la velocità di informazione diventa un’arma a doppio taglio sottraendo tempo alla verifica e alla riflessione prima di pubblicare un contenuto. Le criticità della professione debbono essere assolutamente superate attraverso una riforma dell’Ordine stesso. Una riforma che è in cantiere da troppo tempo. L’informazione è un bene pubblico immateriale come definito recentemente dal governo italiano. Un bene pubblico in cui il precariato la fa da padrone con compensi spesso al limite della dignità. Problemi che si ripercuotono su un principio fondamentale della professione: la libertà dell’informazione».

Una libertà che diventa, sempre più spesso, esercizio abusivo della professione da parte di molti blogger o autori di siti improvvisati. Difficile, quindi, distinguere le fake news dalle notizie attendibili e verificate. Un mare magnum in cui gli utenti del web rischiano di affogare. Argomento ripreso più volte durante l’assemblea. Problema di grande rilevanza per la professione del giornalista come per l’intera comunità.

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Alessandra Pierini

Alessandra Pierini, vicepresidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, ha salutato i presenti sottolineando il suo ruolo di ‘unica quota rosa’ nel consiglio: «Il nostro Ordine è composto dal 50% di donne. I tempi del giornalismo non sono quelli della famiglia, purtroppo, e quindi noi donne affrontiamo non poche difficoltà nello svolgere la nostra professione. Abbiamo doveri importanti in cui far emergere anche la nostra sensibilità. Ringrazio quindi tutte le iscritte per il lavoro che svolgono. La realtà sta cambiando e diventa importantissima la formazione – ha concluso Alessandra Pierini che è anche co-editrice delle seguitissime testate online Cronache Maceratesi e Cronache Ancona, in network con Cronache Fermane e Cronache Picene – mi rivolgo a tutti, uomini e donne. Tenerci aggiornati significa poter rispondere, in modo sempre più qualificato, alle esigenze della comunità. E su questo, noi dell’Ordine, stiamo lavorando tutti seriamente».

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La consegna della tessera dell’OdG Marche a Mirabella

Ospite d’eccezione all’assemblea regionale dei giornalisti delle Marche, Michele Mirabella: regista, scrittore, attore, docente di sociologia della comunicazione, conduttore di Elisir (storico programma televisivo di medicina). Un intervento, il suo, che è stato soprattutto un approfondimento sulle fake news e sull’efficacia comunicativa. Frizzante quanto, appunto, efficace, la sua riflessione. «Niente resta impresso nella memoria quanto una parola spiegata – ha sottolineato Michele Mirabella – le fake sono sempre smentite dalla storia. L’intellettuale ne deve tener conto e l’attenzione del sociologo non deve mancare mai. Resta certamente fondamentale il lavoro del giornalista come professionista affidabile».

A Michele Mirabella la consegna della tessera di iscrizione, ad honorem, all’Ordine dei giornalisti delle Marche. L’assemblea al ridotto delle Muse di Ancona è stata anche un’occasione per premiare, con medaglie, gli iscritti all’Ordine regionale da decenni nonché per ricordare lo scomparso collega Dario Gattafoni, ex presidente dell’Ordine regionale. Per lui, un minuto di silenzio conclusosi con un commovente e meritatissimo applauso.

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Il teatro ridotto delle Muse di Ancona

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