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Controlli sulla filiera della pesca:
sequestri al porto di Ancona
e in un ristorante a Civitanova

CONTROLLI - L'operazione, durata dal 15 al 20 maggio e svolta dalla Guardia Costiera, ha permesso di togliere dal mercato 235 chilogrammi di prodotto ittico non tracciato ed effettuare sanzioni per oltre 10mila euro

Il prodotto ittico sequestrato al risotrante

Una serie di controlli a tappeto effettuati tra il 15 e il 20 maggio dalla Direzione Marittima delle Marche – Comando Regionale della Guardia Costiera, hanno permesso di effettuare 7 sanzioni e due sequestri di prodotto ittico rispettivamente al porto di Ancona e in un ristorante di Civitanova Marche.
La Capitaneria di Porto ha dunque coordinato e condotto una serie di attività di controllo, sia a terra che in mare, finalizzate alla tutela del consumatore finale e alla verifica del rispetto delle disposizioni in materia di tracciabilità ed etichettatura dei prodotti ittici in commercio, nonché della salvaguardia degli stock ittici.
Su tutta la regione sono state 36 le attività ispettive su pescherecci, pescherie, ristoranti, venditori ambulanti, grande distribuzione e piattaforme logistiche.
I controlli hanno quindi comportato 7 sanzioni amministrative per un valore complessivo di 10.500 euro e 8 sequestri di prodotto ittico di diversa tipologia e specie, per un totale di circa 235 chilogrammi.

Tra le operazioni di maggior interesse, un sequestro di 136 chili di prodotto alieutico è stato effettuato dalla Capitaneria all’interno dello scalo dorico, per violazioni sulla tracciabilità del prodotto ittico in commercio, con elevazione di verbali per un totale di 4.500 euro.

L’operazione è stata svolta dalla Guardia Costiera

Analogamente, un altro sequestro di circa 29 chili di prodotto ittico di vario genere, è stato effettuato dai militari dipendenti dell’Ufficio circondariale marittimo di Civitanova Marche, nella giornata di venerdì, in un ristorante della zona, con contestuale elevazione di un verbale pari a 1.500 euro.
A seguito dell’ispezione, è stata infatti riscontrata la presenza di prodotto ittico senza che fosse possibile individuarne la provenienza, data l’assenza della prescritta e obbligatoria etichettatura comprovante la corrispondenza con la documentazione inerente alle partite di prodotti della pesca e dell’acquacoltura che devono essere rintracciabili in tutte le fasi della produzione: della trasformazione e della distribuzione, in violazione alla normativa vigente.

Si tratta di violazioni che, oltre a danneggiare il consumatore e la risorsa ittica, possono provocare irrimediabili danni anche all’ecosistema marino.
La Guardia Costiera raccomanda sempre i consumatori, di prestare la massima attenzione al momento dell’acquisto del prodotto, facendo particolare attenzione alle informazioni riportate sulle relative etichette.

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