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Eppur si muove: il Mercato delle Erbe
e i suoi commercianti,
al bivio di una scelta importante

ANCONA - In settimana gli esercenti dello storico contenitore di corso Mazzini dovranno dare una risposta al Comune: spostarsi durante i lavori o restare all'interno della struttura? Nel mentre anche il Mercato del Piano tiene banco

Il bellissimo orologio all’ingresso del Mercato delle Erbe. L’ora dell’inizio dei lavori di qualificazioni pare essere finalmente giunta

di Antonio Bomba

Ancora pochi giorni e il destino dei commercianti del Mercato delle Erbe sarà deciso. Starà a loro decidere se accettare di spostarsi o restare dentro la storica struttura in ghisa. E così poi sarà fino al completamento dei lavori di riqualificazione. Questi ultimi invece partiranno inderogabilmente tra fine gennaio e inizio febbraio per parola dell’assessore ai Lavori Pubblici Stefano Tombolini. Pena, accumulare ritardi su ritardi e rischiare di compromettere il finanziamento Pnrr, o in alternativa quello ministeriale dovesse saltare il primo, ritrovandosi così con un peso non indifferente sulle spalle, oltre che sui bilanci comunali. In settimana in consiglio comunale ha tenuto banco anche il Mercato di piazza d’Armi e l’imminente Natale. Una condizione utile per fare un’analisi anche per il suo futuro.

Negli scorsi giorni infatti si è tenuto un incontro quantomai importante tra la giunta e i commercianti. Nel merito un Tombolini soddisfatto dei progressi compiuti a noi dichiara: «Ho trovato i commercianti volenterosi di cooperare e aperti. È stata colta l’opportunità di valutare lo spostamento. Abbiamo anche fatto visitare loro i locali proposti. Loro hanno fatto diverse osservazioni chiedendo una rivisitazione della ripartizione interna. E si sono riservati una scelta definitiva per la prossima settimana».

In base a questa rivisitazione, adesso, tra l’ex centro preparazione di Bontà delle Marche e i locali accanto, finirebbero latterie, macellerie, Gioacchini dello Stoccafisso e il bar interno al mercato, con quest’ultimo che in prima istanza avrebbe dovuto spostarsi in corso Matteotti. Negozi e banchi di frutta e verdura, così come quelli del pesce, finirebbero in un’ala laterale dello stesso Mercato delle Erbe. Più precisamente nel ballatoio, noto ai più come il piano superiore del mercato stesso e avente come ingresso via Magenta. Lì, da anni, non opera più nessun negoziante.

Resterebbe però un problema. Come evitare che la polvere tirata su dai lavori in corso non vada a contaminare i prodotti in vendita oltre che le vie respiratorie di clienti e titolari delle attività stesse? «Costruiremo – è Tombolini a spiegarcelo rassicurando così tutti quanti – un tunnel provvisorio in cartongesso, con tanto di controsoffitto e aperto a entrambe le estremità. Una sorta di stanza sigillata per permettere a tutti di continuare a lavorare senza problemi».

Stefano Tombolini, assessore ai Lavori Pubblici

Tombolini ha anche in mente di effettuare l’intero trasloco in breve tempo: «Massimo 10 giorni, durante i quali le attività commerciali potranno effettuare i loro spostamenti, subito dopo l’Epifania».

I costi per i momentanei traslochi e futuri riallochi, segnalati come un lieve incremento, verrebbero invece «recuperati dal ribasso d’asta».

E in caso di risposta negativa agli spostamenti? Si tornerebbe al piano A, quello cioè proposto quasi un anno fa dalla vecchia giunta. E cioè con le attività che non andrebbero mai a lasciare il mercato e di volta in volta dovrebbero spostarsi: «In tal caso – spiega il delegato del sindaco – divideremo l’opera in 3 aree di lavoro e ogni volta quella contenente i commercianti verrà isolata per garantire l’assoluta separazione delle aree di vendita da quelle dei cantieri».

In settimana ha però tenuto banco anche il mercato del Piano, meglio conosciuto ai più come il mercato di Piazza d’Armi.

Il centrosinistra, su mozione proposta da Mimmi Giangiacomi (Partito Democratico) aveva chiesto la creazione di un parcheggio provvisorio per non danneggiare il giro d’affari dei commercianti locali, visto che a breve tra lavori in via di partenza e luna park, gli stalli riservati alla sosta saranno pochi. L’assessore prima e il consiglio comunale a maggioranza poi hanno bocciato il progetto ritenendo che «140mila euro di spesa per un’opera utile poco più di un mese non è economico».

Parcheggio in piazza d’Armi

«È proprio così – ci spiega sempre l’assessore. Consegneremo tutto alla ditta il 4 dicembre come vogliono le norme vigenti, ma chiederemo loro di iniziare il 7 gennaio dopo le festività».

L’occasione è però buona per fare il punto con l’assessore su tutta l’opera: «Per questo primo lotto il comune ha contratto un mutuo milionario» aggiungendo che «per il secondo vedremo. Al momento non rientra nel piano delle opere pubbliche perché non è nelle nostre possibilità contrarre ulteriori mutui con Cassa Depositi e Prestiti. Non escludiamo, anzi stiamo proprio valutando forme di investimento miste pubblico-privato».

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