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«Osimo tornerà grande grazie alla filiera
e avrà un ruolo da protagonista
in ambito sanitario con il nuovo Inrca»

INAUGURATA ieri la sede di Fratelli D'Italia lungo corso Mazzini. L'appuntamento ha segnato anche la prima uscita pubblica del candidato sindaco di Fdi e Liste Civiche Francesco Pirani. Ribadita l'importanza dei rapporti con governo nazionale e regionale per permettere alla città di ottenere le risorse necessarie a non restare indietro

Da sinistra Renato Frontini, Marco Ausili, Carlo Ciccioli, Francesco Acquaroli, Elena Leonardi, Michela Staffolani e Francesco Pirani

di Antonio Bomba

Osimo parte integrante della filiera istituzionale e con un ruolo da protagonista in campo sanitario grazie al nuovo Inrca.

Questi sono stati i punti fondamentali toccati dalle tante autorità e personalità politiche che sono intervenute ieri pomeriggio all’inaugurazione della sede elettorale di Fratelli D’Italia, lungo corso Mazzini, per il consueto taglio del nastro. Tra i presenti anche il presidente della Regione Marche Francesco Acquaroli. L’occasione ha coinciso con l’entrata in scena ufficiale del candidato sindaco di Fdi e Liste Civiche alle amministrative di giugno Francesco Pirani, ripresosi dopo qualche giorno ai box.

Un punto quest’ultimo, ribadito dallo stesso Pirani appena preso il microfono: «Grazie. Questa – ha così esordito il candidato sindaco di centrodestra – è la mia prima uscita e posso testimoniare lo stato della sanità marchigiana avendo avuto un piccolo problema, ma avendo anche risolto tutto».

Prosegue poi in piena colloquialità Pirani, spiegando con un esempio il perché di questa scelta: «Un mese e mezzo fa mia madre mi ha chiesto “Francesco chi te lo fa fare”. Fondamentalmente perché non si possono non vedere due cose. La prima come Osimo è diventata dormiente negli ultimi 10 anni. La seconda il vantaggio di avere un ‘allineamento astrale’ tra Osimo, Marche e Stato. E questa è l’unica condizione che ci permetterà di far passare i sogni nel cassetto in una realtà prossima. Anche perché – prosegue a spiegare – i bilanci son quel che sono e i trasferimenti in sé non è che aumentino più di tanto». E invece, secondo lui, grazie alla filiera istituzionale «potremo fare tutte quelle opere che servono e modificheranno Osimo dal centro storico alle infrastrutture».

Due parole ancora sui 10 anni di Simone Pugnaloni come sindaco: «Non voglio dire che l’amministrazione uscente ha fatto cose sbagliate, ma non ha fatto tante cose ordinarie. Ci siamo fermati come città. E invece è importante non rimanere fermi perché restarci, alla velocità di questo mondo, significa arretrare. E occorre anche essere attenti e vigili ad anticipare la risoluzione dei problemi che sorgeranno nei prossimi anni».

Acquaroli invece ha tenuto a ribadire come «questa è per me una bella occasione perché, oltre che inaugurare la sede di Fdi (partito di cui fa parte, ndr), posso ricordare cosa stiamo facendo di bello nel nostro mandato». Un lavoro a suo modo di vedere «molto serrato» al fine di «dare risposte che alla regione mancavano da anni ma che sono indispensabili per riportare le Marche alla competitività che meritano per storia e impegno. Una regione bellissima, un po’ complessa, ma che può portarci a compiere sfide straordinarie».

Va avanti con una breve cronistoria il governatore: «I primi anni sono iniziati sotto la pandemia, ma abbiamo comunque buttato le basi per le riforme che cambieranno la nostra regione attraverso gli strumenti necessari per raggiungere livelli di servizi e infrastrutture fondamentali».

Poi, nello specifico, il tema della città di Osimo che per Acquaroli «è una città importante, medio grande e con un grande potenziale. Ebbene io dico che pensando a Osimo penso alla riforma della sanità, partita mentre la pandemia occupava interamente la nostra città. Eppure è partita con lo studio del fabbisogno. E poi abbiano riscritto il piano socio sanitario» e poi «è attraverso le risorse che possiamo dare le risposte. Perché noi parliamo degli obiettivi, non dei nostri avversari e oggi sono orgoglioso di parlarvi ciò che abbiamo fatto. È stato così e sarà così. Perché quella è la distinzione tra la politica del fare e la politica che guarda altre ambizioni e logiche perché non posso credere che la nostra regione sia rimasta indietro se non per scelta politica».

Carlo Ciccioli coordinatore provinciale di Fratelli D’Italia: «La nostra coalizione si presenta compatta, ma siamo pronti a includere e ad accogliere chiunque voglia far uscire la città da quella cappa in cui 10 anni di Pugnaloni sindaco l’ha fatta entrare. Credo che ciò che dovrebbe crescere a Osimo è la generosità. Tante volte fare e mettersi a disposizione degli altri, sacrificandosi, è un grande passo in avanti. Poi si possono fare grandi passi avanti tutti assieme».

Marco Ausili, consigliere regionale: «Finalmente si parte perché io credo che Osimo non può permettersi di perdere tempo. Che poi magari le occasioni per questo territorio passano e le fasi politiche prendono altre direzioni. Quindi direi partiamo. Osimo è una città dallo straordinario potenziale. Un patrimonio e un tessuto di imprese, imprenditori professionisti. Una comunità che si presenta compatta e domanda futuro. A livello nazionale, regionale e cittadino, con donne e uomini con una stessa visione».

Sempre secondo Ausili «Osimo può svolgere un ruolo da protagonista in ambito sanitario con, ad esempio, il nuovo Inrca dell’Aspio grazie alle risorse aggiuntive che la Regione sta garantendo. Per questo ritengo che Osimo possa alzare la qualità della proposta politica, migliorando la postura cittadina che la qualifica e la rende più autorevole aumentando il dialogo con i comuni limitrofi e con la Regione, visto lo sviluppo infrastrutturale che sta per arrivare. Quel che conta è dunque provare a sfruttare queste opportunità assieme».

Ad aprire la serie degli interventi e a fare gli onori di casa, è stata però Michela Staffolani, coordinatrice comunale di Fdi a Osimo: «Grazie a tutti per essere qui. Vi porto anche i saluti dell’onorevole Stefano Benvenuti Gostoli che non è potuto essere qui perché impegnato in parlamento».

Dopo i convenevoli, alcune importanti spiegazioni: «La nostra non è solo una sede elettorale, ma la nostra sede. Un luogo dove la destra osimana si possa ritrovare dopo che per molto tempo un luogo per farlo non c’è stato. Ringrazio quindi tutto il gruppo di Fratelli D’Italia di Osimo che han subito accettato l’invito a prendere questo locale, aiutandomi a trovarlo e a sistemarlo. Sono stati tutti eccezionali». Poi una promessa: «Andremo casa per casa a prendere voti» prima di ribadire l’importanza della filiera: «L’importanza delle figure istituzionali che parlano tutte la stessa lingua è un punto fondamentale. E quando si parla tutti la stessa lingua è chiaro che i risultati arrivano. Dateci fiducia per iniziare a costruire una Osimo diversa, più curata. Vi sarà anche un cambio di approccio dei cittadini. Porteremo più dialogo e collaborazione di quello dimostrato sin qui da altri».

Fratelli d’Italia inaugura la sede elettorale

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