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Comunali, Achille Ginnetti:
«Mi candido a sindaco per Pof»
ma fa l’occhiolino ad Antonelli (Video)

OSIMO- Il medico di 68 anni ha presentato questa mattina il suo progetto elettorale. «Siamo cresciuti in questi anni ma non riusciremmo a contrastare la compagine del centrosinistra e quella delle Liste civiche. Se entrambe le nostre formazioni vogliono avere voce in capitolo, partendo allo stesso livello degli altri, è necessario che con Sandro ci sediamo attorno a un tavolo per confrontarci. Riguardo alla candidatura a sindaco, vedremo». Sulla possibile adesione di Paola Andreoni precisa «di non avere alcun accordo con lei ma abbiamo appreso che è un po’ insoddisfatta e che non si ricandiderà con il Pd». E si lascia scappare anche un presagio: «Alla fine il candidato delle liste civiche-centrodestra sarà Dino Latini»

 

di Maria Paola Cancellieri

E’ stata una mossa a sorpresa quella che stamattina Achille Ginnetti ha svelato nel presentare la sua candidatura a sindaco di Osimo.

Achille Ginnetti

Il consigliere comunale uscente di Progetto Osimo Futura sarà della partita alle Amministrative di giugno ma non chiude al confronto con un altro candidato sindaco, Sandro Antonelli, con il quale ritiene di condividere dna politico e programmi. E lo ha fa spingendosi a ipotizzare che potrebbe anche essere rimessa in discussione la corsa per palazzo comunale in nome di un progetto elettorale valido. «Mi candido a sindaco di Pof per dare a Osimo un progetto pluriennale, che rimetta al centro del dibattito la politica, che sia opportunità di ripresa e rinascita per la nostra città, che dia un futuro ai nostri giovani. – ha spiegato il medico di famiglia di 68 anni, nel corso della conferenza stampa convocata nella sede dell’associazione culturale – Oggi non si candida solo Achille Ginnetti, ma un progetto per una città inclusiva, partecipata e che sia veramente di tutti. Saremo quindi presenti nella competizione elettorale ma restando comunque aperti al confronto con le altre forze politiche che abbiano gli stessi nostri obiettivi. Sebbene siamo cresciuti in questi anni, potremmo avere tre liste, non riusciremmo a contrastare l’amministrazione uscente, idem con la compagine delle Liste civiche, dove alla fine, nonostante la varie traversie il candidato sarà sempre il solito, come succede dal 1996. Pensiamo che sarà Dino Latini il candidato sindaco della coalizione movimenti civici-centrodestra. Di fronte a queste due entità andare a fare testimonianza in una campagna elettorale potrebbe non rivelarsi fruttoso per incidere sull’azione amministrativa».

Di qui l’apertura diretta ad Antonelli, al candidato sindaco di ‘Osimo al Centro’ e di Rinasci Osimo’. «Sandro è un carissimo amico, una persona moderata, puntuale mai sopra le righe, preparata. Se entrambe le nostre formazioni vogliono avere voce in capitolo, partendo allo stesso livello degli altri competitor, è necessario che ci sediamo attorno a un tavolo per confrontarci. – ha argomentato Achille Ginnetti – Dopo un quarto di secolo le due coalizione che hanno governato Osimo, quella che trova nel Pd il suo centro aggregatore, e quella delle Liste civiche, cominciano a manifestare segni di scricchiolii. Da una parte Antonelli, che parla con la nostra stessa voce, è uscito dai movimenti civici; dall’altra ci sono situazioni di forte insoddisfazione tra alcuni personaggi politici nell’attuale maggioranza amministrativa. Qualche riflessione è d’obbligo. Noi partiamo ma non precludiamo il dialogo. Riguardo poi alla candidatura a sindaco, vedremo. Se si vuole instaurare un tavolo di confronto non si devono mettere dei punti fermi». Uno dei due, nell’evenienza, dovrebbe fare un passo indietro.

da sin. Achille Ginnettine Giuseppe Orlandi

Seduto accanto al presidente di Pof, Giuseppe Orlandi, Ginnetti ha chiarito inoltre che «la partecipazione alla Comunali non è soltanto legata a una finalità elettoralistica ma si basa su condivisione forte e su precisi punti programmatici che in sintesi attengono alla riorganizzazione della macchina comunale per renderla efficiente, alla lotta alla povertà e al disagio sociale, all’impegno per la sanità pubblica e alla programmazione di progetti green per la transizione ecologica. Come abbiamo fatto in questi 5 anni di Consiglio comunale, al di là delle parole, noi garantiamo presenza, partecipazione, impegno e passione politica. Se fossimo stati interessati, avremmo potuto allearci con il centrosinistra o potevano essere aprioristicamente critici come hanno sempre fatto le Liste civiche in aula. Invece siamo stati sempre sul pezzo: abbiamo votato a favore prendendoci gli sberleffi di una parte, abbiamo votato contro prendendoci l’ironia dall’altra. Posso garantire che avremo sempre una forte direzione verso la legalità e il rispetto delle regole. A me è dispiaciuto a livello personale e morale delle vicenda delle dimissioni da consigliere comunale di Massimo Luna, che stimo. – ha rimarcato – Siamo stati costretti presentare un ricorso, Un sindaco non può pensare di fare tutto come crede, perché deve essere a servizio delle norme e delle regole». Delle politiche amministrative del sindaco uscente, Simone Pugnaloni (Pd), salva solo quelle sul welfare, precisando che la gestione dell’Assessorato ai Servizi Sociali è stata molta attenta anche se non è stata superata la problematica della carenza di abitazioni popolari. Per questo motivo Progetto Osimo Futura ha proposto anche di riqualificare l’ex scuola media Michelangelo riconvertendola in alloggi di edilizia popolare.

Il candidato di Pof ha poi specificato di non voler rinnegare il suo passato come esponente del governo delle Liste civiche. Era stato infatti presidente del Consiglio comunale durante uno dei mandati del sindaco Dino Latini e poi assessore. «Ho avuto buone soddisfazioni e un’ottima preparazione politica. – ha rimarcato –  Però Osimo merita di più perché la politica deve essere inclusiva e non divisiva. Magari Sandro diventerà il candidato delle Liste civiche? Allora ne prenderemo atto, ma mi sembra difficile come ipotesi. Il candidato sarà Francesco Pirani? L’attrazione verso Latini resta forte nei movimenti. – è tornato a sottolineare come per presagio- Nel 1996 la candidata era Gilberta Giacchetti all’inizio ma poi è andato lui. Ad ogni elezione, negli ultimi 20 anni, c’era un candidato altro che poco prima del deposito delle liste si è ritirato». Ha anche puntualizzato di non aver avuto alcun contatto per le Comunali «ne con Latini, ho ricevuto solo messaggio trasversali ma senza alcun riscontro, ne con Michela Glorio (la candidata sindaca del centrosinistra, n.d.r.)».

La conferenza stampa di presentazione del cndidato sindco si è svolta nella sede di Progetto Osimo Futura in via Molino Basso

L’aspirante sindaco, che ritenta la sfida elettorale come 5 anni fa, non si è sottratto neppure alla domanda spinosa sulla possibile adesione della attuale vicesindaco con delega ai Servizi Socili, Paola Andreoni (Pd), al progetto di Pof. «Non abbiano alcun accordo con Paola Andreoni – ha ripetuto – ma abbiamo appreso leggendo i media che è un po’ insoddisfatta e sicuramente non si ripresenterà alle elezioni con il Pd. Siamo aperti a un confronto anche con lei, con altri consiglieri. Abbiamo letto di diversi personaggi di spessore politico, presenti nella vita politica osimana cone anche in quella regionale, che stanno andando via da quella formazione politica importante e significativa. Assessori e consiglieri comunali che forse non si ricandideranno. Questa è una situazione di attesa e anche noi siamo qui per capire qual è la nostra posizione. La possibile alleanza con Antonelli ci metterebbe sullo stesso piano delle altre due coalizioni, ripeto. Ci sono dei voti liberi da intercettare nel M5S con cui avevamo iniziato una collaborazione ma che poi ha seguito il Pd secondo le linee nazionali. E c’è anche una parte dei voti del centrodestra che potrebbe interferire nella scelta degli elettori. Entro Pasqua bisognerà avere chiaro il percorso ed avere tutte le certezze, poi partirà la campagna elettorale».



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