facebook rss

Crede che la moglie abbia l’amante,
la minaccia e le sottrae i telefonini:
braccialetto elettronico per lo stalker

ANCONA - Un clima intollerabile fra le mura domestiche che ha costretto la donna a scappare di casa e a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine. Il gip del tribunale dorico ha disposto anche divieto di avvicinamento per l'uomo alla consorte ad una distanza non inferiore a 1000 metri

L’arresto è stato eseguito dai poliziotti della Squadra Mobile

 

Braccialetto elettronico e divieto di avvicinamento per un 46enne ritenuto responsabile del reato di maltrattamenti in famiglia commesso nei confronti della moglie. I poliziotti della Squadra Mobile di Ancona hanno dato esecuzione all’ordinanza di applicazione della misura cautelare emanata dal gip presso il Tribunale di Ancona. Il provvedimento dell’autorità giudiziaria prevede il divieto di avvicinamento alla consorte ad una distanza non inferiore a 1000 metri, nonché l’applicazione del braccialetto elettronico. Da quanto appreso durante la fase investigativa condotta dalla Squadra Mobile e coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ancona, l’indagato, attraverso reiterate minacce, ingiurie e mediante l’instaurazione di una serie interminabile di litigi e contrasti, anche per futili motivi legati alla convinzione che la persona offesa avesse un amante o che conducesse una vita improntata a costumi libertini, avrebbe aggredito ripetutamente e verbalmente la moglie.

Alla donna avrebbe sottratto anche i telefoni cellulari, che danneggiava scaraventandoli in terra, e creando in tal modo un clima intollerabile fra le mura domestiche, tanto che la donna era scappata di casa chiedendo l’intervento delle forze dell’ordine. La pesante situazione ha creato nella donna un perdurante e grave stato d’ansia e di paura tale da ingenerarle un fondato timore per la propria incolumità personale.

All’esito dell’attività info-investigativa, il Gip presso il Tribunale di Ancona, accogliendo la richiesta avanzata dalla Procura della Repubblica, ha disposto l’applicazione della predetta misura cautelare che, nel pomeriggio di sabato, veniva eseguita dagli agenti della Squadra Mobile. Il provvedimento eseguito, costituisce misura cautelare, disposta in sede di indagini preliminari, avverso cui è ammesso mezzo di impugnazione e il destinatario della stessa è persona sottoposta alle indagini e quindi presunta innocente fino a sentenza definitiva.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Torna alla home page




X