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Urbanistica di genere,
un convegno per approfondire
la toponomastica al femminile

ANCONA - Appuntamento il 14 novembre nella nella Sala del Consiglio comunale. L'incontro pubblico è parte di un progetto che continuerà anche con mostre a cura di Reti culturali. «Perché l’immagine di Stamira nel manifesto dell'evento? In città solo il 3% di strade è dedicate a figure femminili»

La Sala del Consiglio comunale di Ancona (foto d’archivio)

 

Un convegno per riflettere sulla storia delle donne e sulla presenza quasi nulla di vie a loro dedicate, con la toponomastica femminile. L’appuntamento a cura dell’associazione Reti culturali Odv è giovedì 14 novembre 2024, dalle ore 15.30 nella Sala Consiglio comunale di Ancona. «Lo spazio pubblico restituisce a chi lo attraversa quasi solo nomi di uomini: eroi di guerra, compositori, scienziati e poeti, a costante memoria del loro valore. Rappresentano circa il 90 per cento dei luoghi dedicati a persone. Da qualche anno lo studio dell’urbanistica si è intrecciato con quello della toponomastica di genere per disegnare città più inclusive e contrastare la cancellazione storica subita da artiste, politiche o scienziate» spiegano le organizzatrici, che aggiungono: «Non basterà a sradicare il retaggio di una cultura patriarcale che spesso dimentica le donne, è tuttavia un modo importante per ricordare il valore e il ruolo che le donne hanno nella società».

Reti culturali ha organizzato il convegno assieme ai partner Toponomastica femminile, Amad, Freewoman, Deputazione Storia Patria Marche, Terzavia, Associazione di Storia Contemporanea e il sostegno di Csv Marche e Coop 3.0 Dopo i saluti istituzionali delle assessore Orlanda Latini e Antonella Andreoli e di Viviana Caravaggi Vivian presidente dell’Ordine degli Architetti di Ancona, seguono gli interventi di Marina Turchetti, presidente di Reti Culturali Odv, Maria Pia Ercolini presidente dell’associazione nazionale Toponomastica femminile, Chiara Belingardi docente del master Città di Genere, Antonello Alici professore di Storia dell’Architettura Università Politecnica delle Marche, con Monica Prencipe. Introduce e coordina Monica Prencipe, architetta esperta in storia dell’architettura femminile.

«Perché l’immagine di Stamira nel manifesto del convegno? Al nome dell’eroina sono intitolate in Ancona un corso, una piazza, una società sportiva e vari altri sodalizi – continuano le organizzarci di Reti culturali – È uno dei pochi nomi di donne presenti nello stradario cittadino (meno del 3% su circa 600 toponimi, di cui più di 300 maschili), con la maggior parte delle intitolazioni dedicate alla Madonna o a Sante». L’incontro è aperto a tutti e gratuito.

Per il progetto Storia delle Donne, i Nomi delle Donne – Focus sulla Toponomastica femminile, l’odv Reti culturali nel corso dell’anno ha organizzato incontri mensili online e laboratori di sensibilizzazione al Liceo artistico Mannucci e l’Istituto scolastico Vanvitelli-Angelini-Stracca di Ancona. In queste scuole, a novembre saranno allestite mostre approntate con pannelli realizzati dall’associazione nazionale Toponomastica femminile su donne che meritano attenzione e memoria per il loro valore. Le installazioni sono curate da Reti culturali, al Liceo Mannucci con i 15 pannelli di “Donne nelle arti minori” e all’IstVas: coi 38 pannelli di “Donne premi Nobel in medicina, economia, fisica e chimica”. È inoltre in corso la pubblicazione di un’antologia dal titolo “Dis-parità”, che raccoglie i testi delle relazioni, per fissarne la memoria così che i risultati non vadano dispersi, stampata dal Consiglio Regionale delle Marche nella collana “Quaderni”, che verrà distribuita gratuitamente a chi parteciperà al convegno.

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