Gino Scarabotti
di Luca Patrassi
Porto Recanati in lutto per la morte di Gino Scarabotti avvenuta ieri sera all’età di 71 anni dopo un malore: lascia la moglie Francoise, la figlia Manuela, il genero Leonardo e i nipoti Andrea e Vittoria. La salma è stata composta nell’obitorio dell’ospedale di Civitanova, i funerali si svolgeranno martedì prossimo, con inizio alle 15, nella chiesa portorecanatese di San Giovanni Battista.
Commerciante di lungo corso, Gino Scarabotti era conosciuto e stimato non solo nella cittadina adriatica: ha sempre fatto impresa nell’ambito calzaturiero, due i negozi di cui era contitolare a Porto Recanati ma ne aveva avuti in passato anche a Macerata nella centralissima via Matteotti e a San Severino. Nel 2020 da Aw Lab a Porto Recanati ci fu una spaccato con un ladro arrestato dopo la fuga (leggi l’articolo).
Sempre pronto alla battuta e sempre con il sorriso, tantissime le persone che sono entrate in contatto e in sintonia con Scarabotti anche per il suo modo aperto di porsi e di rendersi disponibile. Tanti i messaggi di cordoglio che stanno arrivando in queste ore alla famiglia, tante le testimonianze sulle pagine social.
L’ex sindaca di Porto Recanati Rosalba Ubaldi: «Portorecanatese doc, lo incontravo spesso anche al di fuori del suo esercizio commerciale. L’ultima volta uno o due giorni fà. Come al solito ci siamo salutati e scambiato due parole. Sconvolta dalla improvvisa notizia. Era sereno, scherzoso come sempre, pronto alla battuta o al commento su qualcosa che riguardava la città. Un uomo che si è sempre impegnato tantissimo nel commercio, una figura “imponente” anche fisicamente nel mondo del commercio locale e non solo. Direi un gigante buono sempre pronto a suggerire interventi atti a migliorare l’immagine della città. Mancherà tantissimo. Ai suoi famigliari tante affettuose condoglianze».
L’imprenditore Aldo Ascani: «Ciao Gino. Sei andato via come un colpo di dadi, ma il tuo spirito vivace rimarrà sempre con noi. Ci hai insegnato che la vita è un grande azzardo da affrontare con un sorriso. Grazie per le risate, le storie e quel tocco di follia che solo tu sapevi portare. Riposa in pace, amico nostro».
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