Giacomo Uncini
E’ morto a 44 anni Giacomo Uncini, compositore e trombettista Jazz di Jesi tra i più conosciuti, noti ed apprezzati anche a livello internazionale.
Una passione per la musica che lo portò a diplomarsi al Conservatorio di Pesaro dove successivamente ricoprì il ruolo di esecutore in “big band e orchestra”.
Nel 2010 formò lo Spinning Quintet, gruppo che vide la presenza del pianista Mike Melillo e con cui incise l’album ‘Nice if you can’; mentre nel 2014 formò un proprio quartetto con cui dette vita al primo album a proprio nome, con ospite Giulio Carmassi, membro del quintetto di Pat Metheny.
Venuto a mancare oggi, all’hospice di Chiaravalle, accudito dalla moglie, non appena diffusasi la triste notizia, tantissimi sono stati i messaggi di cordoglio e i ricordi di questo giovane musicista che continua però a vivere con i suoi album e le tante esecuzioni visibili sui canali Social.
“Ciao Giacomo, grazie per tutte le note che ci hai regalato”. E’ solo uno dei tanti post nei quali emerge il grande apprezzamento per un musicista che ha saputo regalare grandi emozioni grazie anche a quegli studi che, dopo il conservatorio, aveva proseguito oltre oceano, a New York, dove aveva avuto docenti trombettisti del calibro di Cecil Bridgewater e Charles Tolliver.
Giacomo Uncini viene anche ricordato per come fosse esemplare la sua direzione di quartetti e quintetti, così come la scelta dei repertori, vicini alla tradizione bop sia negli standard sia negli originali. Tanti i live nei Club e le partecipazioni a rassegne in tutta Italia.
La salma si trova nella Sala del Commiato Ciccoli e Brunori In via Don Battistoni, 2/a di Jesi e sarà disponibile alle visite dalle ore 15 alle 19.30 di mercoledì mentre il funerale si terrà giovedì alle 15 nella chiesa San Giovanni Battista (San Filippo) di Jesi.
Come ultimo desiderio, non fiori ma opere di bene a favore dello Iom (Istituto Oncologico Marchigiano).
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