E’ notizia di queste settimane che a Jesi, e in altre aree urbane della regione Marche, esemplari di lupi si aggirano per le vie cittadine, destando preoccupazione tra i cittadini. «Tuttavia, la presenza dei lupi in aree urbanizzate è un fenomeno in crescita, spesso dovuto alla diminuzione delle prede nei loro habitat naturali.- fa osservare in una nota Europa Verde- Verdi Marche- Il lupo è una specie rigorosamente protetta dalla Direttiva Habitat 92/43/Cee, che ne vieta la cattura e l’uccisione, salvo deroghe eccezionali. In Italia, il Dpr 357/1997 recepisce tale direttiva e ne stabilisce le misure di tutela. Il Piano nazionale di conservazione e gestione del lupo evidenzia, inoltre, l’importanza della protezione delle prede naturali per evitare il loro spostamento verso contesti urbani».
L’eliminazione delle prede attraverso la caccia spinge i lupi a cercare fonti alternative di cibo nelle aree antropizzate, aumentando il rischio di conflitti con le attività umane. Come predatori, seguono le loro prede ovunque si trovino, talvolta avvicinandosi alle abitazioni e interagendo con bestiame, animali domestici e rifiuti alimentari mal gestiti. «Chiediamo alla Regione Marche immediati interventi urgenti, tra cui le restrizioni sulla caccia alle specie che costituiscono la dieta principale del lupo e monitoraggio costante della popolazione di lupi per prevenire situazioni di criticità e garantire una convivenza sostenibile. – prosegue il comunicato – Le Marche dispongono della Legge Regionale 24 giugno 24 giugno 2024 n.12, modificata alla legge regionale 5 gennaio 1995, n.7 (norme per la protezione della fauna selvatica e per la tutela dell’equilibrio ambientale e disciplina dell’attività venatoria), che dovrebbe essere aggiornata con misure più stringenti per preservare l’equilibrio ecologico».
Europa Verde- Verdi Marche,sottolinea che esistono anche «soluzioni efficaci a livello cittadino per ridurre i conflitti tra lupi e attività umane. Un approccio basato su conoscenza e prevenzione: sensibilizzazione e informazione per educare i cittadini sull’etologia del lupo e sulle corrette pratiche di convivenza, utilizzo di dissuasori visivi e acustici, oltre ai radiocollari per il monitoraggio della specie, smaltimento corretto dei rifiuti organici per non attirare la fauna selvatica, evitare di lasciare cibo per cani e gatti all’aperto durante la notte, nonchè lasciare cani e gatti nei cortili di casa e una migliore gestione delle aree verdi comunali che possono attirare i predatori. Inoltre, l’inadeguata gestione dei rifiuti e delle aree verdi, così come l’abbandono di scarti alimentari e incuria, rappresentano una delle principali cause dell’avvicinamento dei lupi ai centri abitati. Una corretta gestione della fauna e un’informazione diffusa sono il miglior antidoto alla disinformazione. Proteggere il lupo significa anche tutelare l’equilibrio naturale e garantire una convivenza sostenibile tra uomo e ambiente».
Secondo Europa Verde- Verdi Marche «lupi e attività umane possono coesistere pacificamente, ma servono azioni mirate e tempestive a livello locale e regionale. Oltre ai comuni, la Regione Marche ha la responsabilità di intervenire con politiche efficaci per la tutela della biodiversità e la sicurezza del territorio».
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