Sequestrati al porto 5.300 litri
tra olio di oliva e alcolici dall’Albania

ANCONA - Scoperti da Guardia di Finanza e Ufficio Dogane, erano privi di documenti commerciali di accompagnamento che ne dichiarassero la provenienza, oltre che delle certificazioni sanitarie previste dalla normativa per l’immissione in consumo

Il carico rinvenuto al porto

Sono stati individuati e sequestrati al porto 5.300 litri di olio di oliva, insieme a diversi quantitativi di prodotti alcolici, provenienti dall’Albania, che si tentava di introdurre clandestinamente in commercio in Italia.
L’operazione è stata eseguita dai militari della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Ufficio Dogane di Ancona.
La scoperta è avvenuta a seguito del controllo dei veicoli commerciali sbarcati dai traghetti provenienti dall’Albania. In uno, hanno trovato numerosi contenitori in plastica di varie capacità, contenenti complessivamente circa 5.300 litri di olio di oliva e 20 litri di prodotti alcolici.

Contenitori privi di qualsiasi documento commerciale di accompagnamento che ne dichiarasse la provenienza, oltre che delle certificazioni sanitarie previste dalla normativa per l’immissione in consumo.
Il tutto avrebbe permesso sia di introdurre in Italia un prodotto sprovvisto delle caratteristiche di idoneità al consumo umano, sia di sottrarre i prodotti al pagamento dei diritti di confine dovuti per legge.
Ai conducenti dei veicoli, che alle richieste di finanzieri e doganieri avevano risposto di non avere nulla da dichiarare, è stata contestata l’omissione dell’obbligo di presentare la dichiarazione doganale in qualità di detentori della merce.
I prodotti rinvenuti sono stati sequestrati per la violazione delle disposizioni normative in materia di contrabbando dato che si è tentato di introdurre nel territorio nazionale le merci, sottraendole al pagamento dei diritti di confine e al pagamento dell’accisa gravante sui prodotti alcolici.

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