Per la prossima estate
bus navetta da Marina Dorica
a piazza della Repubblica

ANCONA – Il servizio prevederà fermate anche alla stazione ferroviaria, marittima e al porto secondo quando illustrato oggi in aula dall’assessore Daniele Berardinelli. Il consigliere Francesco Rubini (Aic) sulle ultime decisioni dell’Autorità portuale : «Si chiarisca una volta per tutti da che parte si vuole andare perché poi le scelte strategiche sul porto rischiamo di pagarle sul lungo periodo»

Daniele Berardinelli

 

Rimodulazione dei servizi legati ai bus navetta, ai servizi sanitari medici di supporto agli utenti del porto e di deposito bagagli al porto di Ancona, l’assessore Daniele Berardinelli ha chiarito oggi pomeriggio in Consiglio comunale che «il Comune intende migliorare e incrementare per quando di su spettanza insieme all’Autorità portuale». Lo spunto per approfondire l’argomento è stato offerto dall’interrogazione urgente proposta dal consigliere Francesco Runini (Altra idea di città) che chiedeva delucidazioni sulle ultime novità.

Francesco Rubini

«Ho già incontrato l’Autorità portuale proprio per approfondire alcuni argomenti ma è stato negato che vengano eliminati i servizi di assistenza medica di base perché la Cri, soggetto affidatario nello specifico del servizio, dispone dallo scorso anno di un locale ambulatorio presso il terminal biglietteria – ha ricordato Berardinelli – Risulta più efficiente il servizio fornito. Non solo, c’è un percorso all’interno del terminal passeggeri, riservato esclusivamente al transito dei mezzi di soccorso per rendere più immediato, più tempestivo l’intervento in porto. Questa funzione di primo intervento è mantenuta anche nell’attuale bando perciò non verrebbe a mancare. In passato gli operatori economici si lamentavano del deposito bagagli che non è nella zona del check in ma è nella zona della vecchia stazione marittima. L’unica differenza con il servizio precedente è che mentre prima era a titolo gratuito e ora sarebbe a pagamento. L’Autorità portuale ha ritenuto di mantenere il servizio nei locali attuali visto che le persone che hanno l’auto al seguito di solito i bagagli tengono dentro la vettura, mentre chi ha la necessità di recarsi verso la zona dell’imbarco, trova comodo arrivare fino alla zona della vecchia stazione marittima, lasciare lì il bagaglio e andare a piedi in città. Il bagaglio a pagamento non mi un aggravio dei costi».

consiglio comunale anconaL’assessore è poi passato ad analizzare la questione dei bus navetta.«Stiamo lavorando come Comune per un servizio da mettere a disposizione dei cittadini e dei turisti ma anche con l’Autorità portuale per unire le forze. Esiste già un servizio di bus che dal check in porta verso piuazza della Repubblica. Vorremmo integrarlo, la linea 20 è quella che fa questo servizio, per far si che da parta da Marina Doricaa nel periodo estivo per avere un servizio ulteriore anche per i diportisti. Il percorso sarebbe quello di Marina Dorica- check in, stazione ferroviaria, stazione marittima e Piazza della Repubblica. Un accordo che coinvolgerebbe Conerobus».

Rubini ha osservato che «un servizio utilissimo e gratuito ora diventa a pagamento e questo non è certo un bel segnale per una città che in questi anni ha più volte sottolineato di volersi aprire ai traffici passeggeri. Per quanto riguarda le navette, mi sembra di capaire che verrebbe meno un ulteriore servizio di navette interno al porto. L’amministrazione ha il compito di provare a condividere con l’Aautorità portuale i temi di sviluppo strategico del porto ma ho l’impressione che i segnali che arrivano sono di un porto che sta facendo determinate scelte. Legittimo che si stimoli e si ascoltino le esigenze delle aree più commerciali del porto, penso però che la politica dovrebbe interrogarsi se quella è l’unica funzione o meglio la funzione più importante da tutelare. Andrei cauto prima di come dire iniziare piano piano a piccoli passi uno smantellamento dei servizi a disposizione dei turisti e da chi invece intende utilizzare lo scalo per usi diversi da quelli commerciali. Si chiarisca una volta per tutti da che parte si vuole andare perché poi le scelte strategiche sul porto rischiamo di pagarle sul lungo periodo».

(Redazione CA)

 

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